Il pubblico ministero della Camera critica il caso contro Marcel Van Hattem
La Procura parlamentare della Camera dei deputati ha pubblicato un parere sull’inchiesta contro il deputato federale Marcel van Hattem (Novo-RS) presso il Tribunale federale (STF). Nel documento, richiesto dal parlamentare, la procura ha classificato l’indagine come una “ingerenza diretta nell’autonomia del potere legislativo”, oltre che una “forma indiretta di persecuzione politica contro il deputato”.
Marcel van Hattem è indagato dalla STF in un procedimento confidenziale presentato dalla Polizia federale. L’azione si riferisce ad un discorso pronunciato il 14 agosto contro il delegato Fábio Shor, in cui lo definì un “abuso di autorità”. Nel suo discorso, van Hattem ha mostrato una foto del delegato e ha detto che stava creando “rapporti fraudolenti” per mantenere illegalmente imprigionato Filipe Martins.
Secondo l’organismo, il discorso del parlamentare è protetto dall’inviolabilità materiale garantita dalla Costituzione federale e, quindi, indagini di questo tipo possono creare un ambiente di “autocensura in Parlamento”. La Procura ribadisce inoltre che qualsiasi tentativo di indagare sulle manifestazioni effettuate nella tribuna del Congresso viola l’articolo 53 della CF, che garantisce l’inviolabilità parlamentare delle opinioni, delle parole e dei voti.
“L’istituzione dell’Inchiesta n. 2024.0093721-CGRC/DICOR/PF costituisce un’ingerenza che non rispetta l’indipendenza del Potere Legislativo, compromette il pieno esercizio dei mandati conferiti dal popolo e attenta al postulato della libera espressione del pensiero, indispensabile per il diritto alla critica”, dice il pubblico ministero.
Per il procuratore parlamentare Luís Tibé, il semplice avvio dell’indagine è indice di “persecuzione politica e compromette l’esercizio dei mandati popolari”. Nel parere si afferma che l’inviolabilità è un modo per garantire che i parlamentari non subiscano ritorsioni per le loro dichiarazioni.
L’accusa del Pf
Questo lunedì (25), la Polizia Federale ha incriminato il deputato Marcel van Hattem na per i reati di calunnia e ingiuria, a causa delle dichiarazioni rilasciate contro il deputato Fábio Alvarez Schor.
Secondo il PF le accuse mosse da Van Hattem sono state classificate come “molto gravi”. L’ente ha sottolineato che, se risultassero infondate, la responsabilità del deputato potrebbe andare oltre l’ambito dei delitti contro l’onore. Sebbene Van Hattem sia protetto dall’immunità parlamentare e dalla libertà di espressione, la Polizia federale ha sottolineato che tali prerogative hanno dei limiti e non sono assolute.
Dopo aver appreso dell’accusa, il deputato Marcel van Hattem ha classificato il caso come “persecuzione” e ha ribadito che non rimarrà in silenzio. “Se pensavate che questa accusa mi avrebbe fermato, vi sbagliavate di grosso: mi dà solo più forza contro tutte le ingiustizie commesse in questo paese da Lula, dalla sua “polizia” e dalla STF!”, ha detto sulla rete X.
Diversi parlamentari e lo stesso ex presidente Jair Bolsonaro hanno parlato dell’accusa contro van Hattem classificandola come un “attacco al parlamento brasiliano”. In una conferenza stampa, questo lunedì (26), Bolsonaro ha sottolineato l’articolo 53, che garantisce protezione ai parlamentari per “qualsiasi” loro dichiarazione.
Anche il deputato Nikolas Ferreira (PL-MG) ha sottolineato l’importanza dell’articolo 53 della Costituzione, che “è stato creato proprio per evitare persecuzioni politiche e garantire la libertà di critica e di denuncia”.
“L’incriminazione del deputato Marcel Van Hattem per aver denunciato un delegato della Polizia federale alla Camera dei deputati è l’ennesimo attacco alla democrazia e all’equilibrio tra i poteri. Difendere l’immunità parlamentare significa preservare la libertà di tutto il popolo brasiliano”, ha scritto in X.