Il PT potrebbe subire una “grande sconfitta” se non cambia, dice il consigliere legato a Dilma
Il consigliere Pedro Rousseff (PT-MG), di Belo Horizonte, pronipote dell’ex presidente Dilma Rousseff (PT), non ha risparmiato critiche al suo stesso partito per il modo in cui comunica con la popolazione, soprattutto con i più giovani. È uno dei membri del PT più impegnati sui social media e vede che il partito resta sempre più indietro nel dialogo con la gente.
Ciò, dice, potrebbe influenzare direttamente il partito nelle prossime elezioni generali, nel 2026, che eleggeranno posizioni come governatori e un nuovo presidente. Il PT vuole rieleggere Lula, ma la difficoltà di comunicare con la popolazione potrebbe ostacolare il piano.
“Se il governo Lula non valorizza gli attori politici che sanno manipolare le reti, potremmo avere una sconfitta elettorale a tutti i livelli. O il PT e la sinistra cambiano per poter modernizzare la comunicazione, oppure nel 2026 potremmo avere una grande sconfitta”, ha detto in un’intervista a Folha de S. Paulo pubblicato questo lunedì (20).
Sempre in relazione alle critiche rivolte al governo e alla comunicazione del PT, Pedro Rousseff ha elogiato la sostituzione del ministro Paulo Pimenta, del Segretariato per le Comunicazioni Sociali (Secom) della Presidenza della Repubblica, con il pubblicista Sidônio Palmeira, ribadendo il discorso secondo cui è necessario migliorare il dialogo.
“Abbiamo bisogno di una comunicazione rilassata ma facilmente accessibile che arrivi dritta al punto. La popolazione non vuole sentire discorsi ideologici o tecnici, vuole sentire cosa sta facendo il governo per migliorare la vita delle persone”, ha affermato il consigliere, difendendo la priorità dei social network.
Il sindaco di Araraquara, Edinho Silva, predica un PT “più aperto” e più mite per rimuovere il peso della polarizzazione che è stata gonfiata dall’attuale presidente, Gleisi Hoffmann, negli ultimi anni – soprattutto durante e dopo l’arresto di Lula.
Sulle reti è emersa la crisi della Pix
È stato attraverso i social media che il governo ha visto la crisi Pix trasformarsi in un’arma fino a portare a un ritiro dello standard delle entrate federali che avrebbe aumentato il limite per il monitoraggio di Pix a 5.000 R$ per i privati e 15.000 R$ per le aziende. Si è trattato della prima grande crisi della seconda metà del governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT).
Tanto che Lula ha praticamente dato a Sidônio carta bianca per unificare la comunicazione dei ministeri con il Planalto, cosa che avrà un grande momento clou nella prima riunione ministeriale dell’anno che si terrà questo lunedì (20). Il presidente chiederà ai ministri di concordare un migliore scambio di informazioni con il Secom per ottenere un tono più “unisono” all’interno del governo.