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Il PT afferma che Bolsonaro e i suoi alleati “devono pagare per i loro crimini”



L’Esecutivo Nazionale del PT ha dichiarato giovedì (21) che l’incriminazione dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) da parte della Polizia Federale “apre la strada affinché tutti paghino in tribunale per i crimini commessi contro il Brasile”. Oltre all’ex presidente, altre 36 persone sono state incriminate per presunta pianificazione di un colpo di stato.

“Una vera banda insediata a Planalto, per manipolare le elezioni, assassinare le autorità e imporre una nuova dittatura nel Paese. Il rapporto della polizia federale, dopo quasi due anni di indagini, non lascia dubbi sul fatto che questa banda terroristica merita una punizione e mai un’amnistia”, ha affermato in un comunicato il partito del presidente Lula.

Tra gli imputati figurano l’ex ministro della Difesa e generale dell’Esercito, Walter Braga Netto; e l’ex ministro dell’Ufficio per la Sicurezza Istituzionale (GSI), generale Augusto Heleno. Per il partito gli alti militari indagati “disonorano le Forze Armate”.

Il partito ha anche affermato che l’ex presidente “è al centro di un complotto corrotto”. Secondo il PF, il presunto colpo di stato prevedeva l’omicidio di Lula, del deputato Geraldo Alckmin (PSB) e del ministro della Corte Suprema Federale (STF), Alexandre de Moraes.

“Bolsonaro è al centro di un complotto corrotto, che fa marcire tutti intorno a lui, non solo gli incriminati, ma anche i parlamentari e persino i governatori che si sono associati a lui”, si legge nel comunicato del partito.

Sui social media, il presidente nazionale del PT, Gleisi Hoffmann (PR), ha affermato che Bolsonaro e i suoi alleati “meritano” il carcere. Il capo del governo alla Camera, José Guimarães (PT-CE), ha definito gli incriminati “disordini”.

Il deputato ha sottolineato che il Brasile ha “leggi e istituzioni solide, capaci di proteggere la società brasiliana dalla tirannia e di difendere la nostra democrazia”. “L’incriminazione dei 37 rivoltosi, tra cui l’ex presidente Jair Bolsonaro, considerato la mente del fallito golpe, è una dimostrazione di questo impegno istituzionale”, ha sottolineato Guimarães.

Bolsonaro ha criticato Moraes dopo l’incriminazione

Dopo l’accusa, Bolsonaro ha detto che Moraes “conduce l’intera indagine, aggiusta le dichiarazioni, arresta senza denuncia, effettua una pesca probatoria e ha consigli molto creativi” e che “fa tutto ciò che la legge non dice”. il PF ha usato anche la “creatività” per incriminarlo.

“Dobbiamo vedere cosa c’è in questa accusa del PF. Aspetterò l’avvocato. Questo, ovviamente, va all’ufficio del procuratore generale. È nel PGR che inizia la lotta. Non posso aspettarmi nulla da una squadra che usa la creatività per denunciarmi”, ha detto.

La difesa di Braga Netto ha criticato la fuga di informazioni dell’indagine alla stampa e ha affermato che parlerà solo dopo aver avuto accesso al rapporto del PF. La difesa di Augusto Heleno ha detto che non commenterà il caso.



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