Il primo ministro britannico Keir Starmer chiede una punizione severa e rapida per gli autori delle violenze
Il team di sicurezza Cobra del governo britannico ha concordato in una riunione di emergenza lunedì una serie di misure in risposta ai disordini in Inghilterra scoppiati la scorsa settimana dopo l’omicidio di tre bambini. Secondo la BBC, il primo ministro britannico Keir Starmer ha dato l’annuncio dopo la riunione.
Ha inoltre definito prioritaria la “rapida” condanna dei rivoltosi coinvolti nei violenti scontri degli ultimi giorni. Ha aggiunto che il governo rafforzerà il sistema di giustizia penale per raggiungere questo obiettivo.
Il Primo Ministro ha affermato che è stato concordato che il diritto penale deve essere applicato “sia online che offline” e si aspetta che le persone che commettono crimini online siano trattate allo stesso modo degli altri.
“Vi garantisco che vi pentirete di aver preso parte a questi disordini”, direttamente o indirettamente, “provocando queste azioni online”, ha avvertito il capo del governo laburista, salito al potere appena un mese fa.
Starmer: ci saranno un sacco di tariffe
Alla domanda se il Regno Unito abbia abbastanza tribunali e carceri nella situazione attuale, Starmer ha assicurato che “ci saranno abbastanza tariffe” e che coloro che sono coinvolti in attività violente “sentiranno la piena forza della legge”. Ha aggiunto che “questa non è una protesta, questa è violenza”.
Le parole di Starmer indicano che per il momento non ha intenzione di convocare il Parlamento in sessione straordinaria. Ha aggiunto che la sua priorità è garantire che le strade siano sicure per tutti. Tra le misure previste, ha detto, c’è la creazione di una sorta di “esercito permanente” di agenti di polizia specializzati per affrontare, se necessario, incidenti di questo tipo.
Parlando con i giornalisti, Starmer ha inoltre respinto le speculazioni secondo cui la polizia “tratta” le proteste di estrema destra con maggiore severità rispetto a quelle di sinistra. Tuttavia, ha ribadito il suo sostegno alla polizia, definendo che quando i violenti attaccano le persone “a causa del colore della loro pelle o della loro religione, questa è violenza di estrema destra”.
Si sta diffondendo disinformazione sull’aggressore
I disordini più violenti in Gran Bretagna da un decennio a questa parte sono proseguiti domenica, quando sono stati presi di mira almeno due alberghi che ospitano richiedenti asilo.
I disordini sono scoppiati dopo che lunedì scorso tre ragazze sono state accoltellate mortalmente a Southport, nel nord-ovest dell’Inghilterra. Sui social media sono iniziate a circolare voci e informazioni errate sul presunto aggressore, un giovane di 17 anni, sulle sue possibili origini e sulla sua religione, provocando una recrudescenza di atteggiamenti tesi nei confronti degli stranieri da parte di una parte dell’opinione pubblica maggioritaria.
Oltre a manifestazioni e raduni violenti, che hanno portato anche a scontri tra polizia, manifestanti e talvolta contro-dimostranti anti-razzisti, sabato è stata presa di mira una moschea a Southport. La polizia ha dichiarato di aver arrestato circa 150 persone da sabato. In seguito a una decisione del governo, è stata rafforzata la sicurezza nelle moschee di tutto il Paese.