Ha dichiarato che il progresso economico del Paese è fondamentale per il rafforzamento della democrazia.
Il Presidente moldavo Maia Sandu ha chiesto martedì ai governi stranieri un maggiore sostegno alla Moldavia. Ha fatto queste osservazioni durante un incontro con i leader stranieri a Chisinau. Lo riferisce la TASR, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa DPA.
Sandu afferma che il governo moldavo sta “correndo contro il tempo per vincere” nella lotta per costruire la democrazia, che è “la migliore base per creare un’economia prospera”.
“La Moldavia è pronta a promuovere la crescita e la stabilità in patria e nella regione, ma non possiamo farlo da soli. Per questo contiamo sul vostro continuo sostegno”, ha dichiarato. La Moldavia è uno dei Paesi più poveri d’Europa. A livello interno, inoltre, è divisa tra forze politiche filo-europee e filo-russe.
Preoccupazioni dei moldavi
Come l’Ucraina, la Moldavia è un Paese candidato ad entrare nell’UE a partire dal 2022. Il 20 ottobre la Moldavia terrà un referendum per decidere se l’obiettivo dell’adesione all’UE sarà inserito nella sua costituzione. Il governo di Chisinau spera di entrare nel blocco entro il 2030, ma molti considerano questo calendario molto ambizioso.
Martedì ha incontrato Sandu anche il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, che ha contribuito ad avviare una conferenza internazionale nell’aprile 2022 con Francia e Romania a sostegno della Moldavia.
Baerbock ha dichiarato che un nuovo accordo di cybersicurezza tra Germania e Moldavia contribuirà a proteggere il Paese dalla destabilizzazione e dalle campagne di disinformazione di Mosca. In precedenza, si è impegnata a stanziare altri 100 milioni per l’Ucraina in aiuti necessari per la prossima stagione invernale. Secondo Baerbock, il sostegno all’Ucraina, attaccata dalla Russia, è anche un sostegno alla Moldavia e alla democrazia europea nel suo complesso.
La paura più grande dei moldavi al momento è che se l’Ucraina cade, il paese successivo sarà la Moldavia, che confina con essa.