Il PP si aspetta da Vox una decisione “asimmetrica” sui bilanci dei suoi governi regionali | Spagna
Il Governo di Castilla e León ha prorogato questo giovedì, nell’ultimo Consiglio di Governo dell’anno, i Bilanci Regionali per il 2024 dopo aver confermato il mancato accordo con Vox. L’esecutivo di Alfonso Fernández Mañueco segue le orme delle Baleari di Marga Prohens, che due settimane fa aveva annunciato il ritiro del progetto di Bilancio per il 2025, a causa della mancanza di sostegno da parte degli ultras per portarlo avanti. D’altro canto, anche i consigli comunali di capitali come Saragozza e Alicante hanno annunciato giovedì l’approvazione dei loro conti pubblici in seguito ad un accordo tra PP e Vox. Il partito di Santiago Abascal assume posizioni divergenti nelle trattative sul bilancio con il PP, cosa che sconcerta Genova. La direzione nazionale del Pp ammette la “difficoltà di interpretazione” degli ultras, dai quali si aspettano decisioni “asimmetriche” basate sui territori sui conti dei sei governi autonomi del Pp che dipendono da loro.
La leadership popolare comprende che esistono “contesti diversi” in ciascuna delle sei autonomie in cui Vox detiene la chiave per la stabilità dei governi popolari, e ammette la sua incertezza sulla decisione che prenderà l’estrema destra. A parte Castilla y León, che ha già prorogato, e le Isole Baleari, che le hanno ritirate, Estremadura, Aragona, Murcia e Comunità Valenciana aspettano di sapere se potranno approvare i conti pubblici per il 2025. ha annunciato all’inizio del mese il partito della destra che ha sospeso i colloqui con il PP sui Bilanci a causa dell’“avvicinamento” del PP al PSOE sulla “politica dell’immigrazione”, ma nonostante il mancato accordo tra il governo e quelli popolari su migranti minori che arrivano alle Isole Canarie, quelli di Abascal hanno già completato la loro rottura con il PP in due comunità autonome, rimaste senza bilanci. Il PP si trova così di fronte alla contraddizione di esigere che Pedro Sánchez indichi le elezioni per non essere ancora riuscito a presentare i conti per il 2025 a causa della mancanza di sostegno, mentre diversi suoi governi regionali soffrono le stesse difficoltà.
Il resto dei comuni governati dal PP continuano con i conti in aria, mentre i presidenti popolari fanno pressione su Vox affinché raggiunga un accordo. La presidente dell’Estremadura, María Guardiola, ha lanciato ieri messaggi in tono duro contro quelli di Abascal per aver sollevato questioni “fuori dalla realtà e dalla logica” nei negoziati sul bilancio, alcune delle quali “vere e proprie atrocità”, anche se non le ha rivelate. “Il nostro partito ha delle linee rosse che non oltrepasseremo. Pertanto, prima o poi, l’Estremadura ha bisogno di una maggioranza sufficiente che sia capace di eliminare le condizioni che non contribuiscono né aggiungono”, ha detto giovedì a proposito delle richieste di Vox e della possibilità di un avanzamento elettorale. “È piuttosto complicato mettersi d’accordo su qualcosa con qualcuno che non vuole farlo”, ha lamentato Guardiola, accennando alle gravi difficoltà nel raggiungere un accordo con Vox.
I rapporti tra PP e Vox sono pessimi anche a Murcia, dove il portavoce del governo, Marcos Ortuño, si è appellato ieri al discorso del Re per cercare di convincere gli ultras ad approvare i bilanci regionali. “Se tutti abbiamo ancora in mente le parole di Sua Maestà il Re nel messaggio di Natale, in cui invocava il bene comune, questi Bilanci della Comunità Autonoma di Murcia sono concepiti, proprio, per il bene comune”, ha esortato.
Ottimismo nella Comunità Valenciana e in Aragona
D’altro canto il PP confida che la situazione dopo la catastrofe di Dana porti ad un accordo con l’estrema destra della Comunità Valenciana. In Aragona, anche fonti vicine al presidente sembrano fiduciose di poter gestire i conti pubblici con l’appoggio di Vox.
Le direzioni del PP e di Vox hanno riavvicinato le loro posizioni in un pranzo discreto organizzato il 12 dicembre da Articolo14 e confermato da EL PAÍS, al quale hanno partecipato i presidenti delle fondazioni dei due partiti e i leader dei due partiti. A nome del PP hanno partecipato Miguel Tellado, portavoce del Gruppo Popolare al Congresso, Ester Muñoz, vicesegretaria alla Salute e all’Istruzione; e Pablo Vázquez, presidente della fondazione legata al PP Reformismo21; e per conto di Vox, Kiko Méndez-Monasterio, braccio destro di Santiago Abascal; José María Figaredo, segretario generale di Vox al Congresso dei Deputati; e Jorge Martín Frías, direttore della fondazione Disenso legata al partito ultra.
Fonti della direzione del PP separano questo incontro dalle trattative sul bilancio nelle autonomie, mentre Génova insiste che Vox potrebbe essere penalizzato dal blocco delle autonomie governate dal PP. Quelli popolari si avvalgono del precedente di Madrid, dove Isabel Díaz Ayuso ottenne la maggioranza assoluta nel maggio 2023 dopo che il partito di Abascal rovesciò il Bilancio 2022. Ma, allo stesso tempo, Vox è cresciuto nei sondaggi a livello nazionale dopo aver rotto i governi autonomi che ha condiviso con il PP nel giugno di quest’anno. La direzione popolare sostiene di disporre di sondaggi privati che le garantirebbero la maggioranza assoluta in diverse comunità autonome in seguito a questa decisione degli ultras, cosa che in tal caso avvantaggerebbe loro nella politica nazionale ma non in quella regionale.
La tentazione di colpire Vox – e soprattutto il PSOE – nel 2025 con elezioni in alcuni dei suoi feudi è forte nella leadership del PP. Alcune fonti della dirigenza teorizzano la possibilità che l’anno prossimo si tengano elezioni in Castilla y León – dove ci sarebbe un progresso tecnico, perché si terranno nel 2026 -, nelle Isole Baleari e anche in Andalusia, nonostante Juan Manuel Moreno Bonilla ha la maggioranza assoluta. Per il momento Mañueco e Prohens hanno già l’argomento di impedire a Vox di premere il pulsante elettorale.