Carlos Díaz-Pache, portavoce del PP nell’Assemblea di Madrid, ha giustificato questo lunedì che l’Esecutivo di Isabel Díaz Ayuso ha annullato l’intervento che il delegato del governo centrale aveva avuto nell’omaggio regionale alla Costituzione con l’argomentazione che Francisco Martín rappresenta “un’organizzazione mafiosa”. Queste tre parole descrivono il punto di non ritorno a cui sono arrivati i rapporti tra le amministrazioni nazionali e regionali, e che era già stato esemplificato dal rifiuto della baronessa conservatrice in ottobre di incontrare il presidente Pedro Sánchez a La Moncloa. Una rottura totale alla quale non sfugge più il rispetto istituzionale, e che sarà esplicitata questa settimana: Ayuso e Martín celebreranno la Costituzione che unisce il popolo spagnolo in due eventi che si terranno separatamente. Uno, quello tradizionale, del martedì; e l’altra, l’alternativa, mercoledì.
“Se il delegato del governo non interviene in questo evento, lo capisco”, ha difeso Díaz-Pache. “Non è il momento”, ha sottolineato. “Non è il momento che il governo che attacca sistematicamente non solo la Comunità di Madrid, non solo il popolo di Madrid, ma in modo molto personale e criminale il presidente della Comunità di Madrid, abbia voce in capitolo”, ha affermato. ha insistito. E ha concluso: «Che il rappresentante di un’organizzazione mafiosa non parli ad un evento organizzato dalle vittime dei suoi attentati mi sembra la cosa più ragionevole».
L’uso di questa espressione ha uno scopo vendicativo. Il 24 ottobre, il PSOE ha protestato con rabbia nella sessione plenaria dell’Assemblea, quando Díaz-Pache ha accusato il governo nazionale di essere “una mafia” e il presidente Pedro Sánchez e sua moglie, Begoña Gómez, di guidare “un’organizzazione criminale”. E quella spina è rimasta conficcata, per quanto Enrique Ossorio, presidente del Parlamento, abbia avallato queste espressioni con il duplice argomento che in passato ce ne sono state di simili sui dirigenti del PP, e che esiste un vigoroso rapporto dell’UCO sui primi ministro José Luis Ábalos nel Il caso Koldo
Da parte sua, il governo regionale giustifica in altro modo la cancellazione dell’intervento del delegato nella legge Costituzionale: “È dovuto a un cambiamento di formato”.
In conseguenza di questo cambiamento, Martín ha deciso di organizzare un appuntamento alternativo, mercoledì presso la Galleria delle Collezioni Reali. La chiusura sarà curata dal Ministro delle Politiche Territoriali e della Memoria Democratica, Ángel Víctor Torres. Torres, precisamente, non è stato invitato dal governo Ayuso all’atto della Costituzione del 2023, in risposta al fatto che il governo centrale non aveva invitato Díaz Ayuso all’inaugurazione della linea AVE tra Madrid e le Asturie, con la giustificazione di ciò la tratta che si stava lanciando (León-Oviedo) non ha nulla a che vedere con Madrid.
“La sua idea di libertà implica mettere a tacere chi non la pensa come lei”, si lamentò Martín alla fine di novembre, quando decise di rendere pubblica la maleducazione a cui lo aveva sottoposto l’esecutivo regionale. “Il governo della Spagna è anche il governo di tutti i madrileni”, ha aggiunto. “Voler zittirlo nel giorno in cui celebriamo la Costituzione è l’esatto contrario dello stesso spirito costituzionale, della democrazia e della vera Libertà”. [sic]”.
La sua idea di libertà prevede di mettere a tacere chi non la pensa come lei.
Il governo della Spagna è anche il governo di tutti i residenti di Madrid. Volerlo zittire nel giorno in cui celebriamo la Costituzione è l’esatto contrario dello spirito costituzionale stesso, della democrazia e… https://t.co/87SwThfKR6— Fran Martín Aguirre (@franmartagui) 22 novembre 2024
Gli scontri tra i due politici sono stati numerosi e hanno riguardato tutte le questioni. Ayuso non dimentica che Martín l’ha accusata di razzismo per aver collegato le denunce di violenza sessuale con la presenza di migranti rifugiati in una caserma ad Alcalá de Henares. A Martín non deve essere piaciuto che Ayuso abbia riso della sua offerta di dialogo durante una colazione informativa alla quale era presente. Il semplice riassunto di ciò che accadde quando entrambi condivisero l’atto che ora li separa, un anno fa, riassume una relazione in cui volano scintille.
4 dicembre 2023. I due politici si scontrano sul veto degli ospiti della Delegazione nell’atto di omaggio alla Costituzione organizzato dall’Esecutivo regionale, che è segnato dall’esclusione dei ministri di Pedro Sánchez; a causa del blocco del rinnovo del Consiglio Generale della Magistratura (CGPJ) da parte del PP; a causa della disuguaglianza sociale nella regione; e per il dramma di Cañada Real, dove da anni circa 4.000 persone sono senza elettricità.
Entrambi intervengono con la parsimonia di un discorso istituzionale carico però di rimproveri di parte. La tensione raggiunge i punti massimi. Ayuso arriva addirittura a rifare il suo discorso al volo, prendendo appunti mentre ascolta Martín, che interviene per primo, e togliendo un accenno di gratitudine per l’offerta di dialogo del delegato.
Niente di tutto ciò accadrà nel 2024. La spiegazione dello scontro istituzionale tra il governo di Madrid e quello della Spagna avverrà nel giorno in cui entrambi celebreranno la Costituzione che unisce tutti gli spagnoli… separatamente.