Andréia Roma, CEO di Leader, sottolinea l’idoneità di un progetto registrato in più di 182 paesi
Il mondo non è facile, poiché anche per fare del bene è necessario tutelarsi legalmente. In tempi di social network, globalizzazione e interattività al culmine, seguo da anni il lavoro di un’azienda e del suo creatore e sono ancora scioccato dagli sviluppi assurdi che possono verificarsi quando un’impresa ha successo. Editora Leader è pioniera nella ricerca uguaglianza di genere e ha delineato le proprie linee guida in conformità con l’Agenda 2030 – Piano d’Azione Globale proposto da LUI (Nazioni Unite) –, che presenta 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) e 169 target che incoraggiano l’adozione di azioni per sradicare la povertà, la protezione dell’ambiente e promuovere una vita dignitosa sul pianeta, garantendo che le persone, ovunque, possano godere della pace e prosperità.
Il sigillo editoriale della Serie Donna, creato da Editora Leader, mira a trasformare storie vere, di donne vere, in autobiografie, casi e lezioni pratiche di ispirazione. “I rapporti degli autori promuovono il cambiamento sociale e dimostrano la possibilità di una piena ed effettiva partecipazione delle donne al mercato. L’azione è in linea con l’SDG 5, che affronta l’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e le ragazze, e la sua comunicazione rafforza l’apertura di opportunità di leadership a tutti i livelli del processo decisionale nella vita politica, economica e pubblica”, spiega Andréia Roma , amministratore delegato del marchio. Il dirigente sembra deluso dalla posizione di alcuni concorrenti che insistono nel copiare il formato del progetto, senza preoccuparsi delle conseguenze legali di un simile atto.
Secondo l’avvocato Adriana Cristina do Nascimento, coordinatrice giuridica di Série Mulheres, un atto del genere potrebbe essere considerato un crimine e l’editore sta adottando le misure legali adeguate per ogni caso segnalato dalla sua équipe. “The Women Series, un progetto innovativo e attentamente costruito, è un marchio registrato dell’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale (INPI) e della Camera Brasiliana del Libro (CBL). Tali registrazioni tutelano il titolo, il metodo editoriale, il contenuto e la struttura delle opere, garantendo l’integrità del marchio e impedendo riproduzioni o adattamenti non autorizzati nel territorio brasiliano. In questo modo ogni utilizzo non autorizzato potrà essere impugnato in tribunale, preservando l’originalità e l’unicità del progetto”, spiega. L’esperto aggiunge inoltre: “A livello internazionale, la Women Series è protetta dalla Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche, uno dei trattati sul diritto d’autore più rispettati, firmato da 182 paesi, comprese le principali economie del mondo. Questa convenzione tutela non solo i testi, ma anche il modello editoriale e il titolo distintivo, evitando che progetti con formato, aspetto o proposte simili possano trarre in inganno il pubblico. Questo sistema di protezione espande l’esclusività e l’originalità delle Women’s Series, promuovendo la sicurezza dei loro diritti a livello globale”.
Nonostante queste protezioni, Selo Editorial Série Mulheres affronta sfide comuni nelle opere rilevanti, come tentativi di replicare il modello editoriale, titoli che evocano somiglianze e adattamenti non autorizzati dei contenuti. Tali pratiche costituiscono concorrenza sleale e violano i principi stabiliti dalla Legge sulla Proprietà Industriale (Legge nº 9,279/96, art. 195, punto III), che caratterizzano come infrazione una condotta che “inganna il pubblico circa l’origine, l’origine o la qualità dei prodotti prodotto o servizio”. Questo tipo di competizione può compromettere il lavoro di tutti i coautori che hanno partecipato al progetto, oltre a influenzare il pubblico alla ricerca del contenuto autentico della serie.
È inaccettabile che uno scenario creato per generare positività venga utilizzato con l’obiettivo di screditare non solo un’azienda, ma anche tutti i professionisti, i coautori, le prefazioni e gli scrittori in essa coinvolti. “In considerazione di ciò, Editora Leader adotta misure extragiudiziali e giudiziali ogniqualvolta sia necessario per garantire che tutti gli elementi distintivi del Sigillo Editoriale Série Mulheres siano preservati contro qualsiasi tentativo di utilizzo non autorizzato. Contiamo sul supporto dei coautori e dei partner del progetto per stare attenti ed evitare di partecipare a lavori simili, segnalando tempestivamente qualsiasi incidente all’editore. In questo modo, tutti noi contribuiamo alla tutela e alla continuità del prestigio e dell’integrità della Women Series, garantendone il valore e il riconoscimento come opera originale e stimolante per le donne in diversi ambiti”, afferma Roma.
Questa editorialista che vi scrive ha due lavori pubblicati con il suddetto sigillo editoriale, uno di sua paternità e un altro lanciato di recente, intitolato “Donne nel giornalismo”, di cui Jovem Pan ha parlato durante la firma del libro. Mi sento quindi in dovere di lasciare qui la mia indignazione per la mancanza di atteggiamento e di impegno di alcuni professionisti e aziende che verranno denunciati. “Come redattore, il mio scopo con la serie è presentare autobiografie, metodologie, casi e altri argomenti, di donne nel mondo aziendale e in altri segmenti, con l’obiettivo di ispirare altre donne a cercare di essere la migliore versione di se stesse e realizzare i loro sogni, nei loro ambiti di azione, oltre a mostrare come sia possibile raggiungere un equilibrio tra vita personale e professionale, registrando e segnando la vostra generazione attraverso le vostre conoscenze sotto forma di un libro”, conclude Andréia.
*Questo testo non riflette necessariamente l’opinione di Jovem Pan.