UN PF (Polizia federale) ha incriminato questo mercoledì (11) altri tre militari con l’accusa di coinvolgimento nel complotto del colpo di stato del 2022 volto a impedire l’insediamento del presidente Lula (PT).
Si tratta del tenente di riserva Aparecido Andrade Portella, del colonnello Reginaldo Vieira de Abreu e del tenente colonnello Rodrigo Bezerra de Azevedo. IL Foglio non è stato finora possibile identificare la difesa dei tre nuovi imputati.
Tre settimane fa l’ex presidente era già stato incriminato per questo caso. Jair Bolsonaro (PL) e altri 36 persone.
Il rapporto finale del PF con le accuse è passato alla PGR (Procura generale) che ora valuterà se sporgere denuncia o richiedere nuove indagini.
Il tenente colonnello Azevedo è stato arrestato il 19 novembre a Ultima operazione del PF prima di concludere le indagini, il cosiddetto Controcolpo di Stato.
È nominato come uno dei membri di un gruppo che pianificato di uccidere Lula, il vicepresidente, Geraldo Alckmin (PSB), e il ministro della STF (Corte Suprema Federale) Alessandro di Moraes.
Secondo le indagini del PF, il soldato era uno di coloro che monitoravano Moraes. Il suo nome in codice, Brasile, è stato scoperto dopo una chiamata con il numero di cellulare che utilizzava per azioni illegali.
Un’analisi della localizzazione dei dati telefonici da parte del PF ha evidenziato che i dispositivi collegati al nome in codice erano vicini alla residenza del soldato a Goiânia.
Nella sua dichiarazione, Azevedo ha dichiarato che il dispositivo è stato trovato in una stanza del Copesp (Comando delle Operazioni Speciali) e che lo aveva utilizzato senza conoscerne l’uso precedente.
Il tenente di riserva Portella, a sua volta, appare nel rapporto finale del PF sul complotto del colpo di stato come uno degli interlocutori dei manifestanti che invocavano un colpo di stato contro il governo Bolsonaro. Sostituisce la senatrice Tereza Cristina (PL-MS), ministro dell’Agricoltura sotto l’ex presidente.
Secondo il PF, quattro giorni dopo i golpe dell’8 gennaio, Portella ha inviato un messaggio a Mauro Cid, ex aiutante di campo di Bolsonaro, in cui dichiarava che avrebbe restituito “la quota” di un membro dello staff. Secondo il PF il sostituto si riferiva alla restituzione dei soldi ai manifestanti.
Portela avrebbe usato il nome in codice “churrasco” nelle conversazioni con Cid per riferirsi al colpo di stato. In un dialogo con l’allora aiutante di campo, affermò che i finanzieri reclamavano l’attuazione della “rottura istituzionale”, chiamata nei messaggi “collaborazione della carne”.
Secondo gli investigatori del PF, Portella è un caro amico di Bolsonaro ed entrambi hanno prestato servizio insieme nell’esercito a Nioaque (MS) nel 1970. Le indagini indicano che ha visitato il Palácio da Alvorada almeno 13 volte nel dicembre 2022.
Nella sua dichiarazione al PF, il soldato ha deciso di rimanere in silenzio.
Il colonnello Reginaldo Vieira de Abreu, allora capo di stato maggiore del generale in pensione Mário Fernandes, anch’egli arrestato nell’operazione Countercoup, è indicato dal PF come sospettato di diffondere disinformazione sul sistema elettorale.
Nell’ambito del complotto del colpo di stato, secondo l’inchiesta, avrebbe accompagnato un hacker della Soprintendenza PF del Distretto Federale che affermava di avere informazioni su brogli alle urne. IL Foglio lo disse l’allora sovrintendente le accuse erano incoerenti.
Il colonnello è sospettato anche di aver manipolato i rapporti sul sistema elettorale prodotti dalle Forze Armate per allinearli alle tesi difese dall’argentino Fernando Cerimedo, anch’egli incriminato dal PF.
In un audio datato 19 dicembre 2022, Vieira afferma di aver chiesto ai manifestanti di recarsi al Palácio da Alvorada, ma che Bolsonaro non si è presentato.
Poi parla della possibilità di mandare i manifestanti a casa di Arthur Lira (PP-AL), presidente della Camera, ma che sarebbe in imbarazzo a presentare la richiesta dopo che i sostenitori hanno aspettato per tre ore Bolsonaro.
Il soldato è rimasto in silenzio anche nella sua dichiarazione al PF riguardo al complotto del colpo di stato.