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Il passaggio urbano segreto in Italia apre per la prima volta al pubblico


L’accesso fu realizzato come passaggio segreto per consentire all’élite fiorentina di passare inosservata, lontano dai comuni cittadini.

Ora, per la prima volta nella storia, il Corridoio Vasariano è stato aperto al grande pubblico.

Meno di un corridoio e più di un percorso privato attraverso il centro di Firenze, lo spazio di 750 metri fu progettato per la dinastia regnante dei Medici nel 1565 dall’artista e architetto Giorgio Vasari.

Il percorso, realizzato in soli cinque mesi per Cosimo I de’ Medici, collega i tre siti più famosi di Firenze: Palazzo Vecchio (il centro politico della città), le Gallerie degli Uffizi (ex uffici dei sovrani, o “uffici”) e il Palazzo Pitti, dove viveva la famiglia. Il percorso permetteva loro di spostarsi tra casa e ufficio senza essere disturbati dal pubblico o attaccati dai nemici.

Oggi offre un passaggio “segreto” attraverso alcune delle zone più conosciute di Firenze, con panorami impressionanti ma senza la folla che trovi all’esterno. Mentre la folla forma un ingorgo lungo il Ponte Vecchio – il famoso ponte medievale di Firenze fiancheggiato da negozi – quelli nel corridoio passeranno sopra di loro, godendosi le stesse viste della città ma senza il caos.

Le viste dal corridoio sono grazie alla sua elevazione – il percorso passa sopra edifici, palazzi, torri – e anche lungo la sommità del Ponte Vecchio.

Venerdì (20) è stato aperto al pubblico il prolungamento principale del corridoio, che va dagli Uffizi al Giardino di Boboli, all’esterno di Palazzo Pitti. È la prima volta nella storia che la gente comune riesce ad accedervi. Per secoli fu il percorso privato dei Granduchi di Toscana: nemmeno i membri del loro staff potevano percorrerlo.

Negli ultimi decenni, il corridoio è stato aperto a coloro che erano disposti a pagare una tariffa elevata per l’accesso esclusivo, ma nel 2016 è stato chiuso per motivi di salute e sicurezza. Ora, chi acquisterà il biglietto da 20 euro sarà accompagnato in gruppi di 25 persone. Anche se continueranno a camminare, ci sarà del tempo riservato alle foto.

Il corridoio inizia al secondo piano degli Uffizi, dove una porta conduce i visitatori su 58 gradini fino ad uno spazio affrescato dal soffitto alto. Da lì ridiscende e diventa il corridoio: un passaggio coperto, pavimentato con mattoni di terracotta, con finestre rotonde che offrono viste sulle strade a destra e grandi finestre quadrate ogni quattro piedi circa, con vista sull’Arno.

Quindi, il corridoio passa sopra il Ponte Vecchio, con una serie di finestre panoramiche al centro del ponte, che furono aggiunte dal dittatore Benito Mussolini, che avrebbe dovuto accompagnare un affascinato Adolf Hitler lungo il corridoio. Hitler in seguito risparmiò il Ponte Vecchio mentre distruggeva tutti gli altri ponti di Firenze durante la Seconda Guerra Mondiale.

Lasciando il Ponte Vecchio, il corridoio corre attorno a una torre medievale, oltrepassa la grondaia di una chiesa e si inoltra nel Giardino di Boboli, accanto alla Grotta del Buontalenti, una fontana del XVI secolo. I visitatori verranno poi accompagnati a Palazzo Pitti, dove potranno proseguire la visita da soli (muniti di biglietto) oppure uscire attraverso l’ampio cortile.

Lungo il percorso sono presenti complessivamente 106 gradini da scendere, anche se non è necessario risalirli, e sono presenti seggiovie per disabili.

“Un viaggio verso una visione del mondo”

Lo ha raccontato il direttore degli Uffizi, Simone Verde CNN che il corridoio era un “luogo mitico per il mondo occidentale” prima “aperto a pochi”. Sosteneva che fosse il punto di collegamento della “cittadella” medicea all’interno di Firenze, definendola una “città parallela nella città”.

Aggiunse che la costruzione del corridoio, sul modello di due strutture simili a Roma, rifletteva l’importanza della cultura per il progetto politico dei Medici. “Questa era una novità per il Rinascimento: l’elemento culturale del governo”, ha detto. “La cultura creata qui è stata la forza trainante di tutte le corti dell’Europa moderna”. Una visita al corridoio rinnovato, ha detto, “non è solo una destinazione fantastica, ma un viaggio in una visione del mondo”.

Mentre un tempo la sala era piena di più di mille opere d’arte dal XVIII secolo in poi, tra cui una vasta collezione di autoritratti, oggi le pareti sono spoglie, ricreando l’atmosfera della struttura originale del 1500, come suggerito da Verde eventualmente, in un secondo momento, verranno appese le opere d’arte al suo interno.

Per ora, i visitatori potranno godere della vista della città da un’angolazione che solo le élite hanno mai avuto l’opportunità di vedere, mentre sbirciano attraverso le finestre di hotel e uffici, camminano sopra la folla sul Ponte Vecchio e sbirciano all’interno della chiesa. di Santa Felicita, senza essere visto da nessuno di sotto, proprio come facevano i Medici.

Non ci sono pannelli che spiegano la storia e le guide di gruppo non offrono una visita guidata, quindi i visitatori che vogliono saperne di più che ammirare i panorami dovranno informarsi sulla storia prima della visita.

I biglietti costano 43 euro (circa R$275) per l’ingresso alla galleria e al corridoio, consentendo due ore nella galleria prima di dirigersi verso il corridoio (il tempo deve essere calcolato attentamente: i visitatori non potranno tornare in galleria). In alternativa, i visitatori possono pagare 20 euro (circa R$127) in aggiunta al biglietto degli Uffizi già acquistato, salvo disponibilità. L’ingresso sarà gratuito ogni prima domenica del mese, anche se le prenotazioni per i prossimi mesi sono già al completo.



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