“Il Parlamento è diviso e rimette tutto alla Corte Suprema”, dice Fux
Il ministro della Corte Suprema Federale (STF), Luiz Fux, ha dichiarato giovedì (11) che “il parlamento è diviso e rimette tutto alla Corte Suprema”. Lo ha affermato nel corso del Seminario “STF in Action”, promosso dall’Istituto di Studi Giuridici Applicati (IEJA), a Brasilia.
Parlando dell’incertezza giuridica, il ministro ha criticato il Congresso nazionale, affermando che, oltre ad applicare le conoscenze giuridiche di cui dispone, devono anche intraprendere azioni disciplinari, che finiscono per essere trasmesse dal parlamento.
“Il Parlamento è diviso e non vuole pagare il prezzo sociale delle sue decisioni, e rimette tutto alla Corte Suprema. La Corte Suprema, secondo la clausola costituzionale, ha l’obbligo di decidere perché nessuna lesione o minaccia possa sfuggire all’esame della magistratura”, ha affermato Fux.
Fux ha inoltre affermato di non essere d’accordo con la posizione del Congresso e ha citato i problemi riscontrati nelle recenti sentenze della STF.
“Io, personalmente, sono contrario a questa posizione e interpreto questa Costituzione, a volte, come l’obbligo della Corte Suprema di decidere, non decidere, ritornare. E’ il modo migliore per garantire giustizia nei casi in cui la Corte Suprema non ha capacità istituzionale’, ha affermato il ministro.
“Ora ci troviamo di fronte a un problema molto difficile che è la regolamentazione delle reti, dell’intelligenza artificiale, sta emergendo una legislazione sull’intelligenza artificiale, un momento molto prematuro. Al punto da dire: tutto quello che si sa oggi sull’intelligenza artificiale è che nessuno sa niente dell’intelligenza artificiale”, ha concluso.
Al termine del suo intervento, il ministro ha sottolineato che l’intelligenza artificiale è importante per le attività complementari, ma ha mostrato preoccupazione per il futuro e il valore del lavoro umano.
*Sotto la supervisione di Renata Souza