Il Pará pubblica il bando per la concessione dei servizi igienico-sanitari, con una previsione di investimenti di 18,8 miliardi di R$
O governo del Pará ha pubblicato venerdì (27), il bando per la concessione dei servizi igienico-sanitari in 126 dei 144 comuni dello Stato.
Con un’asta prevista per l’11 aprile 2025, il progetto prevede investimenti per 18,8 miliardi di R$ per raggiungere gli obiettivi di universalizzazione entro il 2039.
I 18 comuni del Pará non compresi nel progetto sono già serviti da concessioni private. Le restanti 126 città saranno suddivise in quattro blocchi, secondo il modello strutturato con il sostegno dell’ Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale (BNDES).
Il criterio per competere per la concessione sarà il valore della sovvenzione fissa più elevato.
I valori minimi stabiliti sono circa 1,042 miliardi di R$ per il blocco A, 19 milioni di R$ per il blocco B, 400 milioni di R$ per C e 34 milioni di R$ per il blocco D.
Si prevede inoltre il pagamento di un contributo variabile nel Blocco A fino al 2039. Gli importi verranno parzialmente utilizzati per pagare le tariffe e coprire le chiamate intradomestiche per gli utenti più vulnerabili.
Dei quasi 19 miliardi di R$ di investimenti, 6,2 miliardi di R$ saranno assegnati al blocco A, 4,6 miliardi di R$ al blocco B, 3,6 miliardi di R$ al blocco C e 4,4 miliardi di R$ al blocco D.
Gli importi dovranno essere erogati nell’arco dei 40 anni di concessione, concentrati nei primi 14 anni.
Il contributo del progetto Pará è superiore a quello delle ultime concessioni igienico-sanitarie promosse nel Paese.
Nel settembre di quest’anno, l’operazione Sergipe è stata acquistata da Iguá, con un investimento stimato di 6,3 miliardi di R$. Il mese successivo, Aegea ha vinto la controversia per la concessione del Piauí, che ammonta a 8,6 miliardi di real di investimenti.
L’universalizzazione dei servizi di fornitura igienico-sanitaria è una delle premesse del progetto Pará, poiché lo Stato registra ancora bassi livelli di fornitura, sottolinea il BNDES.
Nella capitale Belém, ad esempio, la copertura della rete di raccolta e trattamento delle acque reflue non supera il 15%, secondo la banca di sviluppo.
L’obiettivo per il 2033 è raggiungere il 99% della fornitura idrica nei quattro blocchi e il 90% delle acque reflue nel blocco A, che comprende i comuni della Regione metropolitana, come Ananindeua, Marituba e la capitale stessa.
L’universalizzazione delle acque reflue sanitarie nei blocchi B, C e D, con un servizio del 90%, dovrebbe essere raggiunta entro il 2039.
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