Il ministro Rui Costa (Casa Civil) ha dichiarato giovedì (21) che i tecnici dei ministeri coinvolti nel pacchetto di tagli alla spesa dovranno finalizzare le linee guida di aggiustamento fiscale entro venerdì (22) per presentarle al presidente Luiz Inácio Lula da Silva ( PT), segnalando che la presentazione finale dovrebbe essere prevista per la prossima settimana.
Secondo lui, Lula non rinuncerà a raggiungere l’equilibrio fiscale, ma non modificherà le spese sanitarie e scolastiche, che il team economico aveva previsto per rispettare le stesse regole del quadro fiscale.
“Ha già definito che non modificherà gli investimenti in sanità e istruzione, che ritiene essenziali. […] Domani [sexta, 22] Una nuova decisione sarà presa dal Budget Execution Board (JEO) apportando un nuovo aggiustamento al budget di quest’anno. I dettagli verranno definiti oggi [21]seguiamo rigorosamente il rispetto del quadro fiscale in quanto il presidente dice di aver approvato e rispetterà questa legge”, ha affermato Rui Costa in un’intervista a GloboNews.
Secondo lui, il mercato finanziario agisce per anticipare possibili futuri disallineamenti dei conti pubblici rispetto al bilancio, il che induce la Banca Centrale ad aumentare il tasso di interesse di base, ma in “modo speculativo”. Si tratta di una lamentela costante da parte del governo a causa della sfiducia nell’impegno a rispettare le regole del quadro fiscale.
“Le linee guida principali sono già state fornite dal presidente, in questo momento lui si sta mettendo nero su bianco e mettendo nero su bianco i dettagli”, ha sottolineato il ministro.
Si prevede che Lula e Haddad si incontreranno questo giovedì (21) per concordare maggiori dettagli sul taglio, che interesserà ministeri come Lavoro e Occupazione, Previdenza sociale, Sviluppo sociale e Difesa – che sono entrati nel pacchetto più recentemente e che, secondo il ministro José Múcio Monteiro, le Forze Armate hanno accettato di “contribuire” al contenimento dei costi.
La settimana scorsa Haddad ha affermato che i ministri sociali – che hanno addirittura minacciato di dimettersi in caso di tagli – erano convinti delle misure.
I negoziati vanno avanti da tre settimane e hanno portato, secondo il ministro, a un miglioramento del pacchetto con aggiustamenti “più appetibili”. Ha negato che la proposta originale fosse stata disidratata.