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Il pacchetto fiscale è insufficiente per eliminare il deficit nel 2025 e nel 2026, afferma l’IFI


Il pacchetto di tagli alla spesa annunciato dal governo è “sano” in generale, ma “insufficiente” per correggere il deficit primario e consentire di raggiungere gli obiettivi fiscali nel prossimo biennio, secondo l’Istituto fiscale indipendente (IFI) del Senato.

In un documento diffuso questo venerdì (29), contenente un’analisi preliminare delle misure, l’IFI ribadisce che esiste uno “squilibrio fiscale persistente e strutturale nell’economia brasiliana”.

Per il 2025, l’istituzione prevede il risultato primario del governo centrale con un deficit di 102,9 miliardi di R$ (0,8% del PIL) tenendo conto degli sconti previsti dalla legge e di 147,1 miliardi di R$ (1,2% del PIL) escludendo gli sconti. Queste riduzioni comportano, ad esempio, il pagamento delle sentenze da parte dell’Unione.

Per il 2026, la proiezione IFI è rispettivamente di 107,8 miliardi di R$ (0,8%) e 163,5 miliardi di R$.

L’obiettivo fiscale del governo è un deficit pari a zero nel 2025 e un leggero surplus (0,25% del PIL) nel 2026.

“Alla luce degli attuali squilibri presenti nei conti pubblici, il programma annunciato dall’Esecutivo mira a includere le spese che attualmente sono al di fuori dei limiti stabiliti nella LC nº 200 [o arcabouço fiscal]il che è salutare, considerando che le spese al di fuori di questi limiti possono comprimere lo spazio per altre spese nel bilancio”, afferma l’IFI nel documento.

“In ogni caso, considerando le attuali proiezioni dell’IFI sul disavanzo primario del governo centrale nel 2025 (102,9 miliardi di R$) e nel 2026 (107,8 miliardi di R$), gli impatti annunciati dall’Esecutivo sarebbero insufficienti per correggere questi deficit”, aggiunge.

Il governo ha annunciato che le misure fiscali genereranno una riduzione delle spese di 30,5 miliardi di R$ nel 2025 e di 41,2 miliardi di R$ nel 2026.

“Questo squilibrio”, afferma l’IFI nei suoi commenti, “porta conseguenze indesiderabili sull’inflazione, sui tassi di interesse, sui tassi di cambio e sulla percezione della sostenibilità dei conti pubblici a lungo termine”.

L’IFI intende pubblicare, nella seconda metà di dicembre, un aggiornamento delle sue proiezioni per gli scenari a medio e lungo termine.



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