Il nuovo studio indica l’origine di Covid-19 nel commercio di animali in Cina
Gli scienziati coinvolti nella ricerca indicano che l’antenato di SARS-Cov-2 ha lasciato la sua area di origine tra il 2012 e il 2014, prima di apparire in Wuhan, che è a circa 2.700 km da 2.700 km
Un nuovo studio pubblicato su Cell Magazine sottolinea che l’origine della pandemica COVID 19 È correlato ai pipistrelli, con il virus SARS-CoV-2 trasmesso agli umani attraverso il commercio dei mammiferi selvatici nei mercati Cina. La ricerca ha analizzato l’evoluzione della SARS-CoV-2 rispetto alla SARS, che ha causato la pandemia del 2002, e ha scoperto che entrambi i virus hanno seguito percorsi evolutivi simili, circolando nei pipistrelli di Frust prima di infettare altri mammiferi. Gli scienziati coinvolti nella ricerca indicano che l’antenato di SARS-COV-2 ha lasciato la sua area di origine tra il 2012 e il 2014, prima di apparire a Wuhan, che si trova a circa 2.700 km di distanza.
L’analisi suggerisce che il mercato dei frutti di mare di Huanan, situato a Wuhan, era il punto di partenza di Covid-19, indicando che il virus è stato trasmesso dai mammiferi selvatici all’uomo. Questo studio nasce in un contesto di intensi dibattiti sulla vera origine della pandemia, sfidando la teoria secondo cui il virus era trapelato da un laboratorio di Wuhan. I ricercatori sottolineano che, nonostante la distanza tra Wuhan e le aree in cui si trovano pipistrelli, ciò non esclude la possibilità di un’origine zoonotica, in particolare considerando il trasporto degli animali.
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Inoltre, gli autori dello studio avvertono di crescenti interazioni tra umani e animali, che è intensificato dal commercio della fauna selvatica, aumentando il rischio di nuove pandemie. Sottolineano l’importanza di continuare a monitorare le popolazioni di pipistrelli per prevenire future focolai e garantire la salute pubblica.
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI
Postato da Fernando Dias