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Il nuovo decreto modifica le regole per la registrazione delle armi



Il governo federale ha pubblicato martedì (31) un decreto che aggiorna alcuni criteri per la concessione della registrazione delle armi nel paese.

Il decreto 12.345 del 30 dicembre 2024 modifica il precedente decreto 11.615 del 21 luglio 2023.

In uno dei cambiamenti, il governo ha iniziato a consentire le armi da fuoco semiautomatiche fucile lungo calibro .22. Il decreto autorizza anche la registrazione delle armi a pressione a gas compresso calibro 6,35 mm. In precedenza, non era possibile acquisire questo tipo di arma sopra i 6 mm.

Il provvedimento modifica anche alcune regole per i collezionisti di armi. In precedenza, la registrazione delle “armi da fuoco storiche” dipendeva esclusivamente dall’Istituto nazionale per il patrimonio storico e artistico (Iphan). Adesso, oltre all’Iphan, è possibile ottenere una relazione anche dal Comando dell’Esercito, dagli Istituti statali per il patrimonio storico e dai musei pubblici.

Il decreto pubblicato questo martedì toglie a Iphan anche la responsabilità di certificare se un’arma appartiene a una “collezione da collezione”. Questo compito sarà di competenza dell’organismo responsabile del rilascio del certificato di registrazione.

Un’altra modifica ha leggermente semplificato il processo di concessione del certificato di registrazione individuale ai tiratori sportivi. Fino ad ora era necessario dimostrare competenza nel maneggiare armi del calibro desiderato. Con il nuovo decreto basterà dimostrare la competenza per la specifica tipologia di arma per la quale si chiede la registrazione.



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