Nonostante i progressi, la percentuale dei medici è ancora considerata bassa, con solo 24 professionisti ogni diecimila abitanti; anche il numero totale degli infermieri è cresciuto nel periodo del 39,2%.
O Brasile ha registrato una crescita significativa del numero di medici dopo la pandemia di coronavirus COVID-19con un aumento del 23,6%, secondo i dati di IBGE. Nel 2023 il numero totale dei medici nel Paese ha raggiunto i 502,6mila, di cui la maggioranza, circa 358,9mila, sono legati al Sistema Sanitario Unificato (LORO). Nonostante questi progressi, la percentuale dei medici è ancora considerata bassa, con solo 24 professionisti ogni diecimila abitanti. Rispetto ad altri Paesi, il Brasile ha un tasso inferiore a nazioni come il Portogallo, che ha 57,7 medici ogni diecimila abitanti, la Spagna con 44,8 e l’Argentina con 40,8.
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Questa disparità rivela la necessità di una migliore distribuzione degli operatori sanitari, poiché la concentrazione di medici è maggiore nelle regioni del Sud-Est e del Sud, mentre il Nord e il Nord-est si trovano ad affrontare una grave carenza. Per correggere questa disuguaglianza, si stima che servirebbero circa 64mila medici da ridistribuire per servire adeguatamente la popolazione nelle zone più bisognose. Questa ridistribuzione è essenziale per garantire che tutti i brasiliani abbiano accesso a cure mediche di qualità, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
Oltre all’aumento del numero dei medici, in Brasile è aumentato anche il numero degli infermieri. Il numero totale degli infermieri è passato da 260,9mila nel 2019 a 363,1mila nel 2023, con un incremento del 39,2%. In forte crescita anche i tecnici infermieristici, passati da 750,5mila a 952,6mila, che equivalgono ad un aumento del 26,9%.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Matheus Oliveira