Il miracolo di Han Kang, una difesa della blasfemia 10 anni dopo ‘Charlie Hebdo’, biografie a margine e altri libri della settimana | Babelia
L’ultimo romanzo del premio Nobel coreano Han Kang è un miracolo. Così lo ha percepito Berna González Harbour nella sua critica Impossibile dirvi addio. La protagonista è una donna isolata in un appartamento a Seoul. Isolata e stufa della vita, tutto cambierà quando un’amica le chiederà aiuto dopo aver subito un incidente. Inizia così un viaggio che sarà una scoperta delle sue violenze personali, ma anche di quelle che gli derivano dalla storia. “Con una sensibilità travolgente che l’autore sa ramificare ed estendere in tutti gli angoli della natura, del clima, dei ghiacci, della curiosità e del dolore, e con una meticolosità sorprendente nei dettagli, Han Kang qui esegue una letteratura sensoriale che colloca tutto forme di violenza a un livello supremo di coscienza”, si legge nella nostra recensione del libro.
Inoltre, coincidono sulle pagine di Babelia diversi libri che parlano di creatori che, più che marginali, vivevano ai margini. Uno è Ferdinando Francesco Gravina, contemporaneo di Casanova e del marchese de Sade. In Il principe di Palagonia, Giovanni Machia esplora la vita di questo personaggio affascinato dalla deformazione. La sua creazione fu il suo palazzo, che fu una rivelazione per Goethe. “Il Vate di Weimar fu toccato da quell’impertinente eccentricità e da allora fu favorevole a mettere un freno all’immaginazione”, spiega José Luis de Juan nella sua recensione. Singolari sono anche le avventure del musicista inglese Lawrence (giusto, senza cognomi inutili). Kiko Amat rivede la biografia Superstar delle strade, firmato da Will Hodgkinson. “Ci dipinge qualcuno tanto dotato nel pop quanto nell’autosabotaggio, incapace di numerose manie e handicap, e con una tendenza patologica a inaugurare aziende catastrofiche, il prodotto di visioni irraggiungibili”, dice Amat. Anche la scrittrice argentina Aurora Venturini visse ai margini del sistema letterario fino a quando vinse un premio all’età di 85 anni. A Nadal Suau, che ha letto la biografia Questo non sono io che Liliana Viola le dedica, sembra “il personaggio perfetto”. Lo dimostra un libro che è un ritratto complesso, lontano dalla caricatura ma anche dall’agiografia, di uno scrittore esuberante che ha accumulato infinite sfumature e sfumature.
Altri libri consigliati dai nostri esperti sono il romanzo La tosse di Alberto Otto, narrato da un ragazzo che cresce in un ambiente segnato dal terrore del mondo e che viene letto come una denuncia contro la normalità, oppure una stanza tedesca di Carla Maliandi, in cui la protagonista ritorna nell’Heidelberg della sua infanzia dove suo padre era insegnante. chiaro e confuso, di Cynthia Rimsky, ha vinto dallo stesso il premio Herralde Novel. Il suo protagonista è un idraulico che, mentre sta riparando, si innamora di un artista, punto di partenza di una relazione d’amore irregolare. Infine, il 7 gennaio sono trascorsi tre anni dall’aggressione contro i giornalisti di Charlie Hebdo. Esi sono sposati e la lotta per la libertà di espressione – il diritto di blasfemia, per esempio – sono oggetto di discussione Elogio dell’irriverenza di Richard Malka e Georges Kiejman e dell’accusa Trattato sull’intolleranza, anche di Richard Malka.
L’ultimo romanzo del premio Nobel, con una prosa brillante per esprimere una galleria di sensazioni, esplora tutte le forme di violenza. Recensione di Berna González Porto.
Il palazzo Villa Palagonia, in Sicilia, è un luogo deputato alla deformazione. Questo saggio esplora la vita del suo bizzarro creatore e considera il disagio della deformità. Recensione di José Luis de Juan.
Dall’età di 12 anni, Lawrence desiderava diventare una pop star. Ha il talento, ma anche una spinta al sabotaggio. Lo racconta questa biografia di Will Hodgkinson. Recensione di Kiko Amat.
Insolito, eccentrico, selvaggio, sofisticato e selvaggio. Questa è stata la vita di Aurora Venturini, scoperta quando aveva già 85 anni dopo una vita piena di libri invisibili. Recensione di Nadal Suau.
Partendo da una semplice storia familiare, Alberto Otto trae dalla narrativa un trattato spirituale sulla vecchiaia e contro la normalità della vita. Un libro sinuoso e dettagliato. Recensione di Andrea Toribio.
L’antieroina protagonista di questo romanzo è al servizio di una narrazione che riesce a parlare di dolore e perdita con sprazzi di umorismo, assurdità e meravigliosa follia. Recensione di Marta Sanz.
La storia d’amore tra un idraulico che stava riparando un guasto e l’artista che vide dalla finestra ha vinto ‘ex aequo’ l’ultimo Premio Herralde Novel. Recensione di Ana Fernández Fischer.
Nel 2007, la rivista Charlie Hebdo fu denunciata per aver riprodotto illustrazioni di Maometto. Il libro contiene l’argomentazione di un avvocato impegnato a favore della libertà di espressione. Recensione di Daniel Gascón.
Al processo successivo all’attacco del 2015 contro “Charlie Hebdo”, Richard Malka, avvocato della pubblicazione satirica francese, ha letto questo appello in difesa della legittimità della blasfemia. Recensione di Daniel Gascón.