Il ministro Susko critica il rapporto della Commissione europea: non riflette la realtà in relazione alla Slovacchia
Il rapporto della Commissione europea (CE) sullo stato dello Stato di diritto negli Stati membri dell’UE non riflette la realtà in relazione alla Slovacchia, secondo il Ministro della Giustizia Boris Susko. Egli ritiene che sia metodologicamente scorretto, sbilanciato e in alcune parti addirittura fuorviante.
“Commenteremo la relazione, ma è sorprendente che la Commissione non tenga conto di modifiche che rispondono direttamente alle critiche precedenti, come il rafforzamento della protezione dei giudici o l’estensione delle competenze della Procura europea, o l’ampliamento degli strumenti di indagine sui reati contro gli interessi finanziari dell’UE”, ha sottolineato. A suo avviso, l’abolizione dell’Ufficio del Procuratore speciale è un passo giustificato, che rientra pienamente nelle competenze di ciascuno Stato membro.
“Il rapporto, inoltre, ignora completamente il fatto che l’Ufficio del Procuratore speciale è stato il principale motore di procedimenti a sfondo politico che hanno portato a detenzioni illegali, violazioni dei diritti umani e morti dietro le sbarre”, ha aggiunto. La Slovacchia, ha detto, ha codici penali moderni che sono paragonabili a quelli delle democrazie occidentali avanzate.
“Il rapporto critica la Slovacchia anche per le insufficienti garanzie di indipendenza dei membri del Consiglio giudiziario quando vengono rimossi. Tuttavia, non è stato il nostro governo a indebolire queste garanzie, ma l’ex ministro Kolíková, con il plauso del presidente del Consiglio giudiziario, il signor Mazák”. ha osservato. A suo avviso, la riforma della mappa giudiziaria ha portato il caos nel sistema giudiziario.
“Tuttavia, il rapporto rileva che in generale sta funzionando bene, il che è un’assoluta assurdità”. ha aggiunto, aggiungendo che il rapporto della CE non dovrebbe basarsi sulle impressioni di giornalisti di parte. Egli ritiene che il rapporto della Commissione sia inaffidabile, parziale e fuorviante.
Le raccomandazioni della Commissione europea riguardano, tra l’altro, l’indipendenza dei membri del Consiglio giudiziario slovacco, i poteri del Procuratore generale e la presentazione di proposte legislative per regolamentare il lobbismo. Nella sua relazione annuale, la Commissione ha anche raccomandato alla Slovacchia di garantire indagini e procedimenti giudiziari efficaci e indipendenti nei casi di corruzione.