Il Ministro di Lula dovrebbe ricevere l’autore della PEC che riduce l’orario di lavoro – 11/12/2024 – Brasília Hoje
Il ministro Alexandre Padilha (Relazioni istituzionali) dovrebbe ricevere mercoledì (12), al Palácio do Planalto, la deputata Erika Hilton (PSOL-SP), autrice della PEC che riduce l’orario di lavoro a un orario di lavoro 6×1, in cui il riposo retribuito avviene solo la domenica.
Il testo è stato presentato dal parlamentare nella prima metà dell’anno, ma ormai ha guadagnato notorietà sui social media. Tuttavia, la questione è agli albori alla Camera dei Deputati.
Padilha non si è ancora pronunciato pubblicamente sull’argomento, ma ha già sostenuto la discussione in un altro momento al Congresso, quando era deputato.
Il governo non ha ancora preso una decisione unitaria sul provvedimento. Quattro ministri sono intervenuti, in modo scoordinato: Luiz Marinho (Lavoro), Paulo Pimenta (Secom), Anielle Franco (Uguaglianza razziale) e Geraldo Alckmin (Sviluppo).
Gli ultimi tre sono favorevoli alla discussione della proposta. Pimenta ha detto che, se fosse deputato, avrebbe firmato la PEC, che mira a “migliorare le condizioni di lavoro e di vita della classe operaia”.
Alckmin, a sua volta, ha detto che la proposta è una “tendenza in tutto il mondo”. Anielle, che si occupa di una “legittima agenda del lavoratore”.
Il ministro del Lavoro ha diffuso martedì una nota, contrariamente ai suoi colleghi dell’Esplanada, in cui sostiene che il tema dovrebbe essere discusso “nelle convenzioni e negli accordi collettivi di lavoro”.
Il provvedimento ha già il sostegno di oltre 130 parlamentari, ma per avanzare al Congresso occorre ancora raggiungere le 171 firme dei 513 parlamentari presenti alla Camera.
La proposta modifica l’articolo 7 della Costituzione, che attualmente limita l’orario di lavoro a 44 ore settimanali. La modifica, se approvata, consentirà orari di lavoro più brevi e più giorni di riposo, come già avviene in altri Paesi. Il provvedimento fa discutere. Per i difensori, può migliorare la qualità della vita dei lavoratori e aumentare la produttività. Gli imprenditori temono che il costo del lavoro aumenterà.
L’argomento, che ha acquisito importanza nel movimento IVA (Life Beyond Work), viene discusso anche con rappresentanti del governo e del settore privato.
Ridurre la giornata lavorativa da 44 ore a 40 ore settimanali è una delle classiche richieste dei sindacati. Categorie come il commercio e i servizi nei supermercati, nelle farmacie e nei centri commerciali, ad esempio, hanno una giornata lavorativa 6×1, in cui le persone lavorano dal lunedì al sabato, con riposo la domenica.
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