Il ministro di Agu chiede “indagini rigorose” della morte della ragazza dopo la sfida di Internet
Jorge Messias ha dichiarato che la tragedia chiede di riflettere sulla necessità di un punto di riferimento normativo per i social network; Sarah Raissa Pereira, 8 anni, è morta dopo l’inalazione del deodorante
Il ministro di Procuratore generale dell’UnioneJorge Messias, chiese un’indagine approfondita sulla morte della ragazza Sarah Raissa, solo 8 anni. Il bambino è morto dopo aver partecipato a una sfida virale che ha coinvolto l’inalazione di deodorante. Messia ha sottolineato l’urgenza di stabilire un quadro normativo per i social network, rilevando che la questione è di grande rilevanza per l’intera società.
La polizia civile di Distretto federale Sta conducendo le indagini sul caso di Sarah. Le autorità cercano di scoprire l’origine del video che ha incoraggiato la ragazza a partecipare alla sfida. Sarah è stata trovata incosciente da suo nonno, accanto a una bottiglia di deodorante e al suo cellulare. Tre giorni dopo essere stata ricoverata in ospedale, è stata dichiarata con la morte cerebrale.
Secondo un sondaggio non ufficiale condotto dall’Istituto Dimicuida, negli ultimi 11 anni, almeno 56 bambini e adolescenti hanno perso la vita o sono stati feriti a causa di sfide su Internet. Questi dati allarmanti evidenziano la necessità di una discussione più ampia sulla sicurezza dei giovani sulle piattaforme digitali.
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La tragedia che coinvolge Sarah Raissa riaccende il dibattito sulla responsabilità dei social network nella protezione dei loro utenti, in particolare quelli più giovani. La mancanza di una corretta regolamentazione può portare a situazioni pericolose, come quella che ha provocato la morte della ragazza. La società chiede misure che garantiscano la sicurezza e il benessere dei bambini su Internet.
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI
Postato da Victor Oliveira