Il Ministro delle Donne, Cida Gonçalvessi dice preoccupata e indignata per l’approvazione del PEC (proposta di modifica della Costituzione) che mira a vietare l’aborto nel paese mercoledì (27).
In un video afferma che la PEC pone fine ai diritti delle donne, che sono nel codice penale dal 1940.
Oggi, il aborto in Brasile è autorizzata in tre casi: gravidanza conseguente a stupro, rischio per la vita della donna e anencefalia fetale. Con il testo della PEC il divieto avanzerebbe anche in questi casi.
“Ciò mette a rischio la vita delle donne e dimostra ancora una volta una mancanza di impegno nei confronti della realtà che viviamo in un paese in cui ogni sei minuti una donna e una ragazza subiscono violenza sessuale. Ciò finisce per essere un affronto a chiunque rediga la denuncia o per coloro che necessitano di servizi di aborto legale”, afferma il ministro.
“Abbiamo bisogno di un Paese che non si riappropria dei diritti delle donne, e nemmeno dei diritti. Dobbiamo garantire ciò che ci è stato garantito dal 1940”, aggiunge.
Cida precisa che il dipartimento dialogherà con i movimenti sociali e il Congresso “per vedere se è possibile garantire quanto già previsto dalla legislazione”.
Con l’approvazione della CCJ, spetterà al Presidente della Camera, Artù Lira (PP-AL), creare una commissione speciale per discutere nel merito della proposta. La commissione può avere fino a 40 sessioni (e può terminare prima) e, se approvata da questa commissione, va in plenaria alla Camera per essere esaminata in due turni.
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