In una nota, questo sabato (30) il Ministero dell’Agricoltura e dell’allevamento (Mapa) afferma di aver sequestrato 1.332 pacchi da cinque chili di riso, dopo che l’analisi fiscale ha dimostrato che i chicchi di questo alimento corrispondevano al tipo 5, che non corrispondeva alla confezione che dichiarava che erano di tipo 1.
Questa azione ha avuto luogo in un’azienda situata a São José do Rio Preto, che ha assemblato cesti alimentari, per un totale di 6.660 chili di riso confezionati da un’azienda di Colina (SP).
Inoltre, durante la stessa ispezione, Mapa ha sequestrato due lotti di riso e un totale di 2.428 pacchi da cinque chili che erano stati confezionati da un’altra azienda, situata nel Rio Grande do Sul, per un totale di 12.090 chili.
Pertanto, le due azioni effettuate hanno rimosso 18,75 tonnellate di cibo.
La differenza nel secondo caso di sequestri è che il lotto di cibo è stato presentato come tipo 3 e l’altro come “fuori tipo” nel controllo qualità. Questa etichetta significa che la confezione contiene un numero elevato di chicchi rotti e gialli. Nonostante ciò, entrambe le etichette riportavano sulla confezione “riso Tipo 1”, come se fosse della massima qualità.
I casi di frode sono stati resi noti venerdì (29), dopo che il rapporto aveva dimostrato il tentativo di raggiro. Il risultato di laboratorio ha dimostrato che il prodotto era sette volte superiore al limite stabilito dalla normativa per raggiungere il controllo di qualità.
In una nota, Mapa riferisce che un caso simile si è verificato, ma in una catena di supermercati ad Araraquara, dove sono state sequestrate 10,5 tonnellate, che si diceva fossero di tipo uno ma erano di tipo tre.
Ad oggi non sono stati rilasciati nomi, ma l’organismo garantisce che alle aziende saranno garantiti tutti i diritti di difesa.
Entrambi i luoghi dovranno agire e sostituire i lotti non conformi di prodotti sequestrati con lotti conformi. Inoltre, quelli con la classificazione sbagliata torneranno nelle industrie. Questa operazione deve essere monitorata dagli agenti fiscali degli Stati di San Paolo e Rio Grande do Sul.
Infine, il Ministero dell’Agricoltura chiede ai consumatori, se si sospetta la qualità del prodotto vegetale, di segnalarlo sulla piattaforma “Fala BR”, disponibile sul sito stesso di Mapa.
*Sotto supervisione