Venerdì scorso il Ministero della Salute ha pagato 3,8 miliardi di R$ in emendamenti parlamentari (13). Il valore è stato confermato dalla cartella alla CNN.
L’importo rappresenta più della metà (56%) del numero totale di emendamenti decisi dal Palácio do Planalto negli ultimi giorni. In altre parole, dopo la sentenza della Corte Suprema Federale (STF).
La Salute è stato il ministero che ha pubblicato il maggior numero di emendamenti grazie alla facilità. L’ordinanza pubblicata la settimana scorsa dal governo federale ha definito che gli unici emendamenti di trasferimento senza l’obbligo di un piano di lavoro sono, appunto, quelli di portafoglio.
“La destinazione delle modifiche ai trasferimenti straordinari per il settore sanitario impegnati fino al 3 dicembre 2024 è stata definita in sede di impegno, prescindendo dalla verifica dei requisiti di cui al punto 12 della decisione emessa il 3 dicembre 2024 da la STF nell’ambito dell’ADPF 854 prima del rilascio della risorsa”, si legge nell’ordinanza.
Secondo il documento, gli altri trasferimenti straordinari dovranno presentare un piano di lavoro per tali trasferimenti entro il 31 dicembre di quest’anno, “ed è obbligatorio collegare il loro oggetto allo scopo definito”.
Intervenendo alla CNN, il Ministero della Salute ha precisato che l’ordinanza emessa da Planalto “ha stabilito le procedure relative all’assegnazione di emendamenti speciali di trasferimento in generale”.
Secondo il ministero, la Salute segue le regole per l’invio di emendamenti “in profondità” ratificate dalla Commissione tripartita intermanagers (CIT). Pertanto, sono stati effettuati trasferimenti dal Fondo sanitario nazionale ai fondi sanitari degli Stati, del Distretto Federale e dei Comuni, relativi agli emendamenti parlamentari destinati al Sistema Sanitario Unificato (SUS).