Il ministero della Difesa siriano afferma che decine di soldati sono stati uccisi nell’attacco
Il Ministero della Difesa siriano ha dichiarato sabato (30) che decine di soldati sono stati uccisi nell’offensiva lanciata dai ribelli ad Aleppo.
In una dichiarazione, il ministero ha affermato che “gruppi terroristici armati affiliati al cosiddetto Fronte Nusra, sostenuti da migliaia di combattenti stranieri” hanno lanciato un attacco su larga scala da più fronti ad Aleppo e Idlib.
Il ministero ha sottolineato che “dozzine dei nostri coraggiosi soldati sono stati martirizzati e altri sono rimasti feriti”.
Il governo ha anche riconosciuto che le forze ribelli sono entrate ad Aleppo, ma ha sottolineato che “non sono state in grado di stabilire posizioni solide a causa dei continui attacchi concentrati e potenti da parte delle nostre forze armate”.
Il ministero ha notato che stanno arrivando rinforzi per preparare una controffensiva.
Inoltre, è stato evidenziato che esiste un “flusso continuo di terroristi attraverso il confine settentrionale” con la Turchia.
Comprendere il conflitto in Siria
La guerra civile in Siria è iniziata durante la Primavera Araba del 2011, quando il regime di Bashar al-Assad represse una rivolta pro-democrazia.
Il paese è precipitato in un conflitto su vasta scala quando è stata formata una forza ribelle, nota come Esercito siriano libero, per combattere le truppe governative.
Inoltre, anche lo Stato Islamico, un gruppo terroristico, è riuscito a prendere piede nel paese ed è arrivato a controllare il 70% del territorio siriano.
I combattimenti si sono intensificati man mano che altri attori regionali e potenze mondiali – dall’Arabia Saudita, all’Iran, dagli Stati Uniti alla Russia – si sono uniti, trasformando la guerra del paese in quella che alcuni osservatori hanno descritto come una “guerra per procura”.
La Russia si è alleata con il governo di Bashar al-Assad per combattere lo Stato Islamico e i ribelli, mentre gli Stati Uniti hanno guidato una coalizione internazionale per respingere il gruppo terroristico.
Dopo un accordo di cessate il fuoco nel 2020, il conflitto è rimasto in gran parte “dormiente”, con scontri minori tra i ribelli e il regime di Assad.
Secondo le Nazioni Unite, più di 300.000 civili sono stati uccisi in più di un decennio di guerra, e milioni di persone sono state sfollate in tutta la regione.