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Il Ministero afferma che il budget per l’acquisto delle telecamere da parte della direzione di Tarcísio per il Primo Ministro dipende ancora dall’approvazione


Ore dopo che il governo dello Stato di San Paolo ha annunciato, giovedì (5), di essere stato selezionato per ricevere 27,8 milioni di R$ dal Ministero di Giustizia e Pubblica Sicurezza per l’acquisto di 2.000 body camera per la Polizia Militare e che il “rilascio della risorsa riconosce l’allineamento del programma statale (per l’uso delle body camera) con le linee guida federali”, il Ministero della Giustizia ha diffuso una nota informando che il processo di selezione non si è ancora concluso e che, pertanto, l’erogazione dei fondi è non garantito.

Interrogato dal rapporto questo venerdì (6), il governo di San Paolo ha affermato in una nota che il programma di telecamere portatili del Primo Ministro di San Paolo “è conforme alla legislazione attuale” ed “è in linea con le linee guida del Ministero della Giustizia”. “La proposta statale è stata approvata nel bando e si attende la conclusione dell’iter”, si legge nel testo.

Il 28 maggio il Ministero della Giustizia ha pubblicato un’ordinanza sull’uso delle body camera da parte degli agenti di pubblica sicurezza. Il documento consente sia l’uso di apparecchiature che registrano ininterrottamente sia di quelle che dipendono dall’attivazione da parte dell’ufficiale di polizia. Si precisa però che “gli organi di pubblica sicurezza dovrebbero adottare preferibilmente” la modalità di registrazione ininterrotta.

Secondo il Ministero della Giustizia, per sbloccare i fondi per San Paolo manca esattamente la fase di “analisi di merito”, in cui si analizzerà se il programma di telecamere adottato dallo Stato segue le linee guida e gli standard tecnici del Ministero.

“Durante questa fase verranno applicati criteri più rigorosi e dettagliati, che richiederanno un rigoroso allineamento con le linee guida del governo federale. Questo allineamento mira a garantire standardizzazione ed efficacia nell’uso delle body camera, promuovendo l’integrazione tecnologica e protocolli operativi uniformi. Le proposte che non soddisfano i requisiti saranno scartate”, si legge nella nota del Ministero della Giustizia.

Oltre a San Paolo, altri otto Stati sono stati selezionati per ricevere risorse per un totale di 102 milioni di R$, destinate all’acquisizione di body camera per la Polizia Militare: Acre, Alagoas, Distretto Federale, Paraíba, Pernambuco, Piauí, Rio Grande do Norte e Roraima . Tutti dovranno sottoporsi alla fase successiva, prima di ricevere il finanziamento. L’analisi dovrà concludersi entro il 15 gennaio, da quel momento in poi verranno liberate le risorse.

Ciò che potrebbe ostacolare il completamento del processo di ottenimento dei fondi è il modello di fotocamera adottato dall’amministrazione del governatore Tarcísio de Freitas (repubblicani). A maggio, il governo di San Paolo ha emesso un avviso e ha acquistato nuove telecamere, con una tecnologia diversa da quella utilizzata fino ad allora: nel nuovo modello, l’ufficiale di polizia può interrompere la registrazione, cosa impossibile con le apparecchiature precedenti. Per gli esperti questa caratteristica compromette l’efficacia del dispositivo, poiché, se vuole commettere irregolarità senza essere scoperto, l’agente può spegnere la telecamera.

Precedentemente critico nei confronti dell’uso delle body camera, Tarcísio de Freitas ha ora cambiato la sua posizione, in mezzo a una serie di recenti casi di violenza da parte della polizia – in uno di essi, un primo ministro ha gettato un uomo da un ponte, nella capitale.

“La questione delle telecamere: ero una persona che su questo tema aveva completamente torto. Ho avuto una visione sbagliata, frutto della mia esperienza passata, che non c’entra nulla con la questione della sicurezza pubblica. Oggi sono assolutamente convinto che sia uno strumento per proteggere la società e la polizia. Non solo manterremo, ma amplieremo il programma”, ha dichiarato giovedì il governatore.



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Luca

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