Site icon La terrazza Mongardino

Il Messico è pronto ad accogliere i deportati statunitensi, se necessario, afferma il presidente


Il Messico ha un piano per accogliere i cittadini deportati dagli Stati Uniti se il presidente eletto Donald Trump inizierà le deportazioni di massa di immigrati clandestini, ha detto giovedì la presidente messicana Claudia Sheinbaum (21).

Sheinbaum ha aggiunto che il Messico si sta anche preparando a dimostrare all’amministrazione Trump che le deportazioni di massa non sono necessarie, sottolineando l’importanza dei messicani negli Stati Uniti evidenziando il valore delle tasse che pagano

“Daremo il benvenuto ai messicani e abbiamo un piano per questo, ma prima di farlo, lavoreremo per dimostrare che non hanno bisogno di deportare i nostri connazionali oltre confine”, ha detto Sheinbaum. “Al contrario, avvantaggiano addirittura l’economia americana”.

Trump ha promesso deportazioni di massa e un’importante repressione dell’immigrazione non appena entrerà in carica, il 20 gennaio. Potrebbe mobilitare tutti, dall’esercito americano ai diplomatici all’estero, per trasformare la sua promessa in realtà. Il suo vice, JD Vance, stima che le deportazioni potrebbero allontanare un milione di persone all’anno.

Sheinbaum, entrato in carica lo scorso ottobre, ha affermato giovedì che i migranti non dovrebbero essere trattati “come criminali” e ha sottolineato l’importanza dei diritti umanitari quando si affronta la migrazione, delineando un fragile equilibrio nel rapporto con la futura controparte statunitense.

Sheinbaum ha detto che questa settimana presenterà a Trump un approccio “umanistico” al controllo della migrazione che affronti le cause profonde del problema.

Il suo gabinetto si incontrerà questo giovedì per discutere le questioni che il Messico dovrà affrontare sotto la nuova amministrazione Trump, tra cui migrazione, commercio e sicurezza.

Nel frattempo, due carovane di migranti stanno avanzando verso il confine statunitense dal sud del Messico, inclusa una partita mercoledì (20).

L’altra carovana è iniziata due settimane fa nella città di Tapachula, nel sud del Paese, e continua ad avanzare verso il confine, anche se le autorità migratorie hanno riferito che le sue dimensioni sono notevolmente diminuite rispetto ai 3.000 partecipanti iniziali.

Le foto che circolano sui social media mostrano la Guardia Nazionale messicana che affronta i migranti e cerca di fermare le carovane che si dirigono verso nord.

Trump afferma che ci sono “molti geni cattivi” tra gli immigrati negli Stati Uniti



source

Exit mobile version