Il mercato finanziario delinea previsioni pessimistiche per il Brasile nel 2025
Sfortunatamente, le previsioni economiche per il 2025 non partono bene. Secondo il Rapporto focalizzato Fare Banco Centraleche riunisce le proiezioni macroeconomiche delle principali istituzioni finanziarie del Paese, il Brasile non avrà buone prospettive per quest’anno. Secondo gli economisti consultati, il 2025 si chiuderà con un’inflazione al 4,99%, con il dollaro a 6,00 R$ e il Selic al 15%. Inoltre, si prevede che il paese cresca del 2,02%. I numeri presentati sono molto al di sotto di quanto auspicato. Un’inflazione vicina al 5% sarà molto dannosa per la popolazione. Significa vedere ridursi nuovamente il proprio potere d’acquisto di fronte all’aumento silenzioso dei prezzi.
Già il dollaro a R$6,00 ha un impatto sull’inflazione stessa, oltre a danneggiare gli investimenti delle aziende. Sebbene il dollaro a questo livello favorisca il settore delle esportazioni, d’altro canto danneggia le aziende che acquistano input e tecnologia dall’estero per investire. In altre parole, il dollaro a 6,00 R$ ha effetti negativi anche sull’attività economica.
A sua volta, il Selic al 15% annuo ha anche effetti perversi sull’attività economica. Con Selic in questa fascia, per molte aziende il finanziamento tramite capitale di terzi (credito) o capitale proprio (emissione di azioni) diventa impossibile. In pratica significa ritardare i piani di investimento e aumentare le spese finanziarie, il che può portare a un calo dei profitti e ai licenziamenti.
Infine, una crescita economica del 2,02% sarebbe scarsa in tempi normali. Tuttavia, con il dollaro, il Selic e l’inflazione a questi livelli, il mercato è addirittura eccessivamente ottimista riguardo alla crescita dell’economia brasiliana per quest’anno.