Questa misura fa parte di uno sforzo per mantenere l’inclusione negli accordi commerciali e la cooperazione con l’UE.
Lunedì il Kosovo ha allentato le misure di sicurezza per le merci importate dalla Serbia. Secondo quanto riportato dall’AFP, Pristina sta cercando di non mettere a rischio la sua inclusione negli accordi commerciali regionali e la cooperazione con l’Unione Europea.
Le restrizioni sono state inizialmente introdotte in modo non ufficiale da Pristina dopo un incidente avvenuto nel giugno 2023. La polizia serba ha arrestato tre agenti di polizia kosovari al confine settentrionale del Kosovo con la Serbia. Belgrado e Pristina stanno discutendo su quale lato del confine fosse.
Il Kosovo ha poi vietato ai camion serbi di entrare nel suo territorio, con la motivazione che potrebbero trasportare, oltre alle merci, anche armi per i militanti di etnia serba.
Il primo ministro Albin Kurti ha dichiarato ai giornalisti che il ministero degli Interni ha ordinato ai funzionari doganali di intensificare i controlli da lunedì, invece di limitare il flusso di merci attraverso il confine con la Serbia. Il primo ministro ha detto che il regime più flessibile sarà applicato per il momento solo al valico di frontiera più trafficato di Merdare. Le merci saranno controllate manualmente fino all’arrivo di speciali scanner in grado di controllare interi camion.
“Non si trattava di commercio, ma di misure di sicurezza. L’anno scorso la Serbia ha portato l’esercito al confine quattro volte”, ha detto Kurti.
Il presidente della Camera di Commercio del Kosovo, Lulzim Rafuna, ha avvertito che se il blocco delle merci provenienti dalla Serbia continuerà, il Kosovo “potrebbe essere espulso dal CEFTA (Accordo di libero scambio dell’Europa centrale)”. A settembre, i media kosovari hanno riferito che la Germania stava chiedendo a Pristina di revocare il divieto, in quanto comprometteva l’applicazione del CEFTA.
Il rappresentante speciale di Berlino per i Balcani occidentali, Manuel Sarrazin, ha dichiarato che il divieto minaccia anche la partecipazione del Kosovo al Processo di Berlino, che mira ad aiutare i Paesi dei Balcani occidentali nello sviluppo economico in vista di una possibile adesione all’UE.