Il ministro della Giustizia, Ricardo Lewandowski, ha annunciato giovedì (28) che il governo intende valutare le modifiche proposte dai governatori alla PEC sulla Pubblica Sicurezza, oltre a modificare alcuni punti della proposta per aumentare il sostegno dei parlamentari.
“Il governo federale è disposto ad analizzare tutte le proposte che arriveranno dal 10 dicembre”, ha detto il ministro in riferimento al nuovo incontro che avrà luogo con i governatori. La data è il termine ultimo entro il quale il Ministero può ricevere suggerimenti per modificare la proposta.
Secondo Lewandowski alcuni punti godono già di consenso, come la costituzionalizzazione del Fondo nazionale di pubblica sicurezza e la politica penitenziaria. I fondi dovrebbero contribuire a fornire risorse ai governi federale, statale e municipale nel settore della sicurezza pubblica.
“Come prevediamo, anche questi fondi non possono essere contingenti. Naturalmente ci saranno proposte sulle fonti di finanziamento di questi due fondi, cosa che non avevamo previsto, soprattutto perché comprendiamo che questo sarà oggetto di una legge ordinaria”, ha affermato.
Possibili modifiche alla PEC
Tra le possibili modifiche alla PEC, Lewandowski ha menzionato il suggerimento presentato dai governatori, ovvero quello di inasprire il processo di rilascio dei prigionieri durante le udienze di custodia. Il ministro ha accettato di inasprire le condizioni attuali, oltre a inasprire le misure per i prigionieri che hanno commesso reati gravi.
“In effetti, è necessario inasprire un po’ le condizioni per il rilascio delle persone colte in flagrante che si presentano alle udienze per la custodia. E quelle [presos] che sono recidivi e che hanno mandati di arresto contro di loro o che hanno commesso reati gravi. Queste persone forse non dovrebbero essere rilasciate attraverso misure alternative al carcere”, ha affermato.
Il ministro ha anche difeso la discussione sull’inasprimento delle pene per alcuni reati. “Comprendiamo che sia necessario promuovere alcune modifiche specifiche alla legislazione penale ordinaria e processuale penale”, ha affermato il Ministro.
Il testo definitivo della proposta sarà definito dopo l’incontro con i governatori del 10 dicembre. Successivamente dovrà essere analizzato dalla Camera dei Deputati e dal Senato Federale.
Al Congresso, vista la breve scadenza della pausa parlamentare di fine anno, le discussioni sul PEC sulla sicurezza dovrebbero intensificarsi solo l’anno prossimo.
Cosa prevede la PEC di Pubblica Sicurezza
La Proposta di Emendamento alla Costituzione (PEC) per la Pubblica Sicurezza apporta cambiamenti significativi al sistema di sicurezza del Paese. Tra i punti principali, la creazione di a Sistema Unificato di Pubblica Sicurezza (SUSP)che riceverà status costituzionale per unificare protocolli e informazioni a livello nazionale, analogamente ai sistemi sanitario e educativo. Il provvedimento mira a standardizzare i verbali di polizia, i mandati di arresto e le carte d’identità, attualmente differenziati tra gli Stati.
La proposta prevede l’aggiornamento delle competenze del Polizia federale (PF) e da Polizia stradale federale (PRF)comprese le azioni contro i crimini ambientali e le organizzazioni criminali che operano a livello interstatale o internazionale. La PRF, oltre al suo ruolo nella polizia stradale, potrà anche, su base temporanea e di emergenza, supportare le forze di sicurezza statali.