Il governo ritiene che la dichiarazione del G20 in Brasile sia più promettente di quella di India e Indonesia
Mentre gli sherpa stanno già negoziando verbi e aggettivi a Rio de Janeiro, il governo brasiliano vede la dichiarazione dei leader del G20 in Brasile più promettente di quelle fatte da India e Indonesia, che hanno presieduto il gruppo rispettivamente nel 2023 e nel 2022.
Secondo fonti vicine ai negoziati, si valuta che le dichiarazioni ministeriali – rilasciate durante la presidenza brasiliana – creino “basi linguistiche” per negoziare i dettagli del Comunicato. In totale sono state firmate dieci dichiarazioni di consenso ministeriale.
Si scopre che durante le presidenze di India e Indonesia, le dichiarazioni ministeriali sono state ostacolate dai disaccordi sull’approccio alle guerre, soprattutto tra Russia e Ucraina. Senza consenso, i paesi hanno rilasciato solo dichiarazioni della presidenza del G20, che avevano una rilevanza politica notevolmente inferiore.
Per sbloccare le dichiarazioni, la presidenza brasiliana ha separato i temi geopolitici dai dibattiti: così, al termine dei lavori di ciascun gruppo ministeriale, è stata rilasciata una dichiarazione di consenso sull’area tematica, oltre a una dichiarazione della presidenza brasiliana specificatamente sulle i conflitti.
Nonostante considerino le dieci dichiarazioni un promettente “punto di partenza”, i soggetti coinvolti nei negoziati ammettono che i leader possono scegliere di fare passi avanti o indietro rispetto a quanto dichiarato dai loro ministri, anche se si tratta di scenari improbabili.
Anche secondo i negoziatori la prima bozza della dichiarazione ha un tono “ispirazionale”. L’idea di questa prima stesura è quella di dare “direzioni” al testo, senza dettagli. Da lì gli sherpa presentano le loro richieste e prende forma la versione snella.
L’incontro finale degli sherpa a Rio è iniziato il 12 e durerà fino al 15 novembre, essendo l’ultima tappa di preparazione al Summit dei Leader, previsto per il 18 e 19. Anche con la bozza già presentata, nei prossimi giorni I temi considerati sensibili saranno ancora oggetto di negoziazione.