Attraverso il Segretariato per le Relazioni Istituzionali – che è responsabile dei collegamenti con il Congresso – il governo Lula ha chiesto al Tesoro Nazionale di stanziare 7,8 miliardi di R$ in emendamenti parlamentari per 8 aree.
La richiesta del governo è stata inviata al Tesoro questo martedì (3), il giorno dopo che il ministro della Corte Suprema Federale (STF), Flávio Dino, ha autorizzato la restituzione degli emendamenti, che sono stati sospesi in attesa che il Congresso accogliesse le richieste del ministro. sulla trasparenza.
La richiesta di scarcerazione viene avanzata anche nello stesso momento in cui il governo esprime al Congresso l’approvazione del pacchetto di tagli alla spesa.
“Poiché gli organismi presentano richieste volte a garantire il rispetto dei requisiti legali e di quelli stabiliti dalla STF, nuovi limiti finanziari saranno rilasciati durante tutto il mese di dicembre 2024”, si legge in un estratto della richiesta del governo.
Secondo la richiesta, i rilasci di emendamenti individuali e di panchina saranno indirizzati alle seguenti aree:
- Salute: 4,1 miliardi di R$;
- Finanziamenti: 3,2 miliardi di R$;
- Agricoltura e allevamento: R$ 13,4 milioni;
- Istruzione: R$177,5 milioni;
- Integrazione e sviluppo regionale: 166,7 milioni di R$;
- Turismo: R$5,05 milioni;
- Sviluppo sociale: 43,6 milioni di R$;
- Città: R$129,1 milioni.
Emendamenti
Il trasferimento di risorse è stato bloccato in agosto, quando Dino ha sospeso l’esecuzione di tutti gli emendamenti obbligatori presentati da deputati e senatori federali al bilancio dell’Unione.
Dopo aver approvato le misure di trasparenza richieste da Dino, il mese scorso il Congresso ha chiesto al ministro di sbloccare le risorse. Dino ha rilasciato le risorse con riserva, lunedì (2).
Nella decisione monocratica, il giudice ha definito le regole per ciascuna delle modalità, come i cosiddetti “emendamenti PIX”, gli emendamenti individuali e di collegio.
Dino ha inoltre disposto che la decisione venga trasmessa per l’analisi alla plenaria della Corte, che potrà approvare o determinare modifiche al testo.
Il ministro ha sottolineato che la pubblicazione di emendamenti “può avvenire caso per caso, sulla base di informazioni e analisi che competono agli organi del potere legislativo ed esecutivo”.