Il governo invia il PEC dei tagli alla spesa senza modifiche alle forze armate
Il governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) ha inviato lunedì sera (2) al Congresso la Proposta di Emendamento alla Costituzione (PEC) che apporta modifiche al tetto della retribuzione del servizio pubblico, ai limiti del Beneficio di Pagamento Continuo (BPC) ), tra gli altri.
Questa era l’ultima proposta rimasta per completare il pacchetto di tagli alla spesa del governo annunciato la scorsa settimana, ma escludeva le modifiche al pensionamento militare, che andrà dall’anzianità di servizio all’età minima. Le discussioni sono in corso dalla scorsa settimana a causa del periodo di transizione per questo cambiamento.
Fanno parte di questa PEC anche le modifiche alle regole di concessione del bonus salariale, il divieto di riduzione del reddito non prevista per accedere al BPC, l’integrazione del Fondo per il mantenimento e lo sviluppo dell’istruzione di base (Fundeb), la modifica del Fondo costituzionale di il DF e la proroga dello svincolo delle entrate dell’Unione (DRU).
La chiusura di questo PEC è avvenuta nella notte, dopo un incontro tra Lula e i ministri Fernando Haddad (Finanze), Rui Costa (Casa Civile) e Alexandre Padilha (Relazioni Istituzionali) con i leader di governo al Congresso.
Le modifiche al pensionamento militare sono ancora in fase di negoziazione e potrebbero essere inviate come proposta separata. Il disaccordo principale riguarda i tempi di transizione, in cui i comandanti delle tre Forze Armate chiedono un metodo più agevole.
In un incontro con Lula sabato scorso (30), hanno sostenuto che la proposta di 35 anni di servizio per 55 anni di età significherà che alcuni gradi dovranno avere fino a sette anni di servizio in più rispetto alla regola attuale.
Hanno suggerito che la nuova regola si applichi ai nuovi membri, mentre quelli che già lavorano servono solo il 9% del tempo rimanente. Sarebbe simile a quanto applicato nella riforma del 2019, quando l’anzianità minima di servizio passò da 30 a 35 anni.
L’avanzamento di questo PEC al Congresso sarà discusso in una riunione dei presidenti della Camera all’ora di pranzo, con l’aspettativa di votare su un regime di emergenza nel pomeriggio. Ciò significa che la proposta e altri due progetti di legge inviati la scorsa settimana saranno esentati dall’esame in commissioni speciali: passeranno solo attraverso la Commissione Costituzione e Giustizia (CCJC) e poi direttamente in plenaria.
Il ministro Simone Tebet, della Pianificazione, ha affermato che il breve periodo di tempo dell’anno legislativo – appena tre settimane prima dell’inizio della pausa – è sufficiente per “perfezionare e approvare” le proposte che saranno valide dal prossimo anno in poi.