Il governo Ayuso manovra per impedire al PSOE di sfidare Milei per la sua medaglia | Notizie di Madrid
Il governo della Comunità di Madrid, presieduto da Isabel Díaz Ayuso, sta manovrando per impedire al PSOE di contestare in tribunale la controversa assegnazione della medaglia internazionale della regione al presidente dell’Argentina, Javier Milei. È quanto si legge in un documento registrato il 2 dicembre davanti alla Camera del Contenzioso Amministrativo della Corte Superiore di Giustizia di Madrid (TSJM), a cui ha avuto accesso EL PAÍS, in cui l’avvocato regionale sostiene che il “disaccordo ideologico o politico” non legittima i socialisti , né come partito, né come singoli deputati, per portare la questione davanti alla giustizia, motivo per cui chiedono l’irricevibilità del loro ricorso. “Ciò che il ricorrente persegue è una accanita difesa di una certa posizione politica, una questione che non ha nulla a che fare con la portata e lo scopo del procedimento contenzioso amministrativo”, mina la rappresentanza del governo Ayuso, che sostiene che la mera difesa di Legalità non costituisce motivo sufficiente di contenzioso. In ogni caso, per ora, secondo un portavoce del governo regionale, “la procedura resta aperta” e “senza incidenti”.
21 giugno 2024. Vertice ad alta tensione alla Real Casa de Correos, sede del governo di Madrid, dove Ayuso riceve Milei in un momento di massima tensione. Il leader argentino sbarca in Spagna dopo aver definito “corrotta” Begoña Gómez, la moglie del presidente Pedro Sánchez, che a sua volta definisce “vigliacco” o “socialista arrogante”, dopo aver sentito come il ministro dei Trasporti spagnolo, Óscar Puente, ha suggerito che potrebbe aver consumato “sostanze”. Durante la premiazione, che ha colto in fuorigioco il presidente del PP nazionale, Alberto Núñez Feijóo, Milei ha lanciato un discorso direttamente contrario ai principi dello Stato sociale e democratico sanciti dalla Costituzione spagnola.
Ad esempio, proclama che la giustizia sociale è “un mostro orribile e impoverinte”. […] “un’idea davvero aberrante, profondamente ingiusta e violenta”. E aggiunge che le tasse sono un furto “perché non vengono pagate volontariamente, vengono pagate sotto la minaccia delle armi”.
Prima e dopo aver ricevuto la medaglia, sia il governo spagnolo che l’opposizione di sinistra a Madrid si chiedono se il presidente americano soddisfi i requisiti formali per riceverla.
Perché Milei è andato a Madrid per ricevere il premio annuale dell’Istituto Juan de Mariana “per la sua difesa delle idee di libertà”. Cioè, il viaggio, nell’interpretazione del governo centrale, ha un carattere “privato”. E per questo, fin dall’annuncio della nomina, si apre la duplice discussione se la decisione di presentare il premio regionale violi la legge sull’azione estera degli Stati; e se Milei sia o meno in trasferta ufficiale a Madrid, requisito essenziale per l’assegnazione della medaglia internazionale della regione, secondo la legge che la regola.
“Senza dubbio questa è una visita privata. Non c’è nulla nell’ordine del giorno ufficiale da quello che ho saputo finora di quella visita”, ha dichiarato categoricamente José Manuel Albares, ministro degli Affari Esteri. Tuttavia sono possibili altre interpretazioni.
“Si può ricorrere agli usi e ai costumi del diritto internazionale pubblico”, ha affermato Bernardo Navazo, politologo e ingegnere aeronautico spagnolo specializzato in politica di difesa, industria e relazioni internazionali. “Se Milei ha comunicato la sua visita e il governo spagnolo gli ha permesso di sbarcare nella base militare di Torrejón, gli ha dato una scorta, ha permesso al suo popolo di portare armi…, di fatto riconosce la visita come un funzionario”.
Nel mese di luglio, il PSOE ha chiesto l’annullamento del decreto che assegnava la medaglia, ritenendo che la distinzione fosse stata concessa “in frode alla legge”, poiché il decreto che l’ha ufficializzata sarebbe stato “emesso, in totale e assoluto disprezzo della procedura e dei requisiti legalmente costituito”.
I socialisti sostengono che il premio risponde “solo ed esclusivamente alla vicinanza politica del premiato con il presidente della Comunità di Madrid e fautore del riconoscimento”, che ha trasformato l’evento istituzionale di giugno, a loro avviso, “in un atto di partigianeria”. propaganda politica”, violando così “il principio di neutralità e obiettività delle Pubbliche Amministrazioni, sancito dall’articolo 103 della Costituzione spagnola”.
Il TSJM ha ammesso il ricorso per l’elaborazione a settembre. E a dicembre, la Comunità di Madrid, attraverso gli avvocati, ha registrato una memoria scritta di accuse precedenti per cercare di fermare il processo.
disaccordo ideologico
“Non esiste alcun collegamento tra i ricorrenti e l’atto impugnato, salvo il disaccordo con la concessione dell’onorificenza al signor Javier Milei, che è, per la dottrina esposta, insufficiente a sostenere il ricorso, non essendoci alcun nesso posizione privilegiata dei partiti politici che consente loro di basarsi su una base diversa dall’interesse legittimo per dimostrare legittimità in un processo contenzioso”, si legge nella lettera della Comunità. “Al di là del disaccordo ideologico, c’è un’evidente mancanza di rapporto tra i ricorrenti e l’oggetto del ricorso (…)”, aggiunge.
“Ancora una volta bisogna ricordare che gli obiettivi di politica generale – di tutto rispetto nella loro portata – non sono trasferibili al processo, che non può essere concepito come continuazione del dibattito politico, e dove il concetto tecnico-giuridico di legittimo interesse deve essere inteso come quel vantaggio certo per il ricorrente, prevedibile in termini identici per le persone giuridiche, e non paragonabile, in alcun modo, ad un disaccordo ideologico o politico, la cui canalizzazione ha sedi proprie», prosegue. “(…) Si rileva chiaramente che ciò che l’attore persegue è una accanita difesa di una certa posizione politica, questione che non ha nulla a che vedere con la portata e lo scopo del procedimento contenzioso amministrativo.”
A questo proposito, l’Ordine degli avvocati regionale fornisce due esempi recenti, in cui i ricorsi di deputati il cui scopo era la difesa della legalità erano inammissibili, poiché non dimostravano “alcuna connessione con l’oggetto del processo”. Uno dei precedenti riguarda due deputati che hanno impugnato un’ordinanza del governo, mentre l’altro porta la firma di Vox contro un’ordinanza del ministro della Salute. In entrambi i casi “si è anche constatata la mancanza di legittimazione attiva dei ricorrenti”. Un dibattito legale che ora riguarda la medaglia assegnata da Ayuso a Milei.