Il governatore di RJ dice che si rivolgerà alla STF contro il decreto sull’uso della forza da parte della polizia
Il governatore di Rio de Janeiro, Cláudio Castro (PL-RJ), ha dichiarato che intenterà “immediatamente” una causa presso la Corte Suprema Federale (STF) contro il provvedimento pubblicato dal Ministero della Giustizia per regolamentare l’uso della forza da parte degli agenti di polizia in tutto il mondo. il paese. In un post sui social media, questo mercoledì (25), il governatore ha anche definito il decreto “assurdo” e una “vergogna” per il Paese.
Nel decreto trasmesso alla Casa Civile, l’11 corrente mese, si precisa, tra l’altro, che l’uso delle armi da fuoco deve essere ultima risorsa ed è stato criticato dagli oppositori del governo di Luiz Inácio Lula da Silva (PT).
Nella pubblicazione, Castro afferma che, con il provvedimento, per utilizzare un’arma da fuoco, la polizia di stato dovrà “chiedere il permesso ai burocrati in servizio a Brasilia”. Il governatore chiede anche: “Che il Congresso nazionale si sollevi e annulli questo decreto assurdo”.
Il testo prevede anche la regolamentazione di articoli quali armi non letali, manette, perquisizioni personali e domiciliari, oltre alle operazioni e procedure negli istituti penitenziari.
“Spero che la popolazione riterrà responsabili i responsabili di questo decreto quando i criminali invadono un’abitazione, rubano un’auto o derubano un’azienda!”, ha pubblicato Castro.
Il provvedimento è stato criticato anche dal governatore di Goiás, Ronaldo Caiado (União), che ha affermato che il decreto è un “regalo di Natale per la criminalità organizzata”. Secondo lui, il testo promuove la “rigidità” delle forze e costituisce un “ricatto esplicito contro gli Stati”.