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Il giudice decide di rilasciare le riprese video del caso di Gisele Pelicot

Il giudice che presiede il caso di Gisele Pelicot ha deciso venerdì 5 ottobre di consentire al pubblico e ai giornalisti presenti in aula di vedere alcuni dei video di stupro che il marito della Pelicot aveva realizzato e archiviato per anni, come riporta la TASR, sulla base di una notizia dell’agenzia AP.

Dominique Pelicot è accusato di aver sedato ripetutamente la moglie per quasi un decennio e di averla poi drogata e stuprata mentre lui e decine di altri uomini la violentavano.

La sentenza del giudice Roger Arata segna una sorprendente inversione di tendenza in un caso che ha scosso la Francia. La sentenza è arrivata dopo due settimane di controversie in cui i giornalisti e gli avvocati di Pelicot hanno sostenuto che le videocassette erano fondamentali per una piena comprensione del caso.

Pelicot, nel frattempo, è diventata un simbolo della lotta contro la violenza sessuale in Francia, tra l’altro per aver insistito affinché il processo fosse pubblico e per aver chiesto la pubblicazione delle registrazioni video. Il suo avvocato, Stéphane Babonneau, ha dichiarato che la sua cliente riteneva che tale “shock fosse necessario” affinché “nessuno potesse poi affermare di non essersi reso conto di aver commesso uno stupro”.

La maggior parte degli imputati in questo caso continua a negare le accuse di stupro. Alcuni sostengono che il marito di Pelicot li ha ingannati; altri hanno detto che Pelicot li ha costretti ad avere rapporti sessuali con la moglie o che erano spaventati. Altri ritengono che Pelicot abbia acconsentito al rapporto sessuale o che il consenso del marito fosse sufficiente.

Secondo l’avvocato di Pelicot, Antoine Camus, i video diffusi dal tribunale demoliscono completamente la tesi dello stupro accidentale e dimostrano che “si trattava in realtà di odio verso le donne”.

“Nessuno (degli imputati) l’ha denunciato (alla polizia), tutti hanno contribuito a banalizzare lo stupro e a banalizzare questo male”, ha aggiunto Camus.

“Per Gisele Pelicot è troppo tardi, il danno è fatto. Con i 200 stupri subiti da queste decine di uomini che sono venuti a violentarla nella sua camera da letto mentre era incosciente – dovrà convivere con tutto questo per il resto della sua vita”, ha concluso l’avvocato Babonneau.

Finora la polizia ha identificato 92 casi di stupro commessi da 72 uomini in relazione a questo caso. Cinquanta di loro sono stati identificati, accusati e processati, insieme a Pelicot, che ha filmato gli abusi della moglie.

L’età degli stupratori accusati varia dai 26 ai 74 anni e, secondo gli investigatori, appartengono a diversi strati della società. La maggior parte di loro ha partecipato all’atto violento contro Pelicot una sola volta, ma alcuni addirittura sei volte.

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Luca

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