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Il giudice chiede al governo andaluso i contratti di emergenza sanitaria che ha inviato al Consiglio di governo | Spagna



Il giudice Javier Santamaría, che indaga sul caso degli appalti sanitari d’urgenza aggiudicati dalla Junta de Andalucía (PP), ha chiesto informazioni sui dossier inviati al Consiglio di Governo. Il magistrato vuole sapere quali dossier il Servizio Sanitario Andaluso (SAS) ha inviato tra il 2021 e il 2023 al Consiglio di Governo presieduto da Juan Manuel Moreno. “Così come tutta la documentazione contenuta nei suoi archivi relativa a tali fascicoli: relazioni legali, consultazioni con l’Intervento, comunicazioni con i fornitori e progetti di contratti che sono stati elaborati per accordi del Consiglio di governo”, precisa il magistrato nella sua recente lettera ufficiale indirizzata alla consulenza legale del Ministero della Salute e del Consumo.

Il magistrato vuole cioè verificare e capire per quali ragioni sono stati approvati alcuni dossier con i contratti d’urgenza milionari che fino all’anno scorso venivano sottoposti al Consiglio di governo. La direzione dell’Esecutivo regionale ha deciso nel 2020 di sostituire il controllo preventivo delle spese dei dossier con un controllo finanziario permanente, che non esamina i documenti prima del loro pagamento.

Parallelamente, la Procura Anticorruzione cerca di chiarire se i tre direttori generali della SAS indagati per prevaricazione – quello attuale e i suoi due predecessori – abbiano adottato delibere “ingiustamente contrarie alla legalità”, visto che tali decisioni hanno comportato milioni di contratti di emergenza in dollari stipulati “senza presumibilmente un’autorizzazione legale o di bilancio”, si legge in un documento allegato al caso. Il Pubblico Ministero vuole cioè indagare sui contratti per chiarire se avessero o meno copertura legale.

La difesa dell’ex direttore della SAS Diego Vargas ha presentato ricorso al Tribunale d’Istruzione 13 contro la fornitura di informazioni al tribunale da parte della Camera dei Conti e l’Anti-Corruzione ha risposto argomentando la necessità. La Procura vuole fare chiarezza sulle cinque delibere che hanno elevato la contrattualistica d’urgenza a 242 milioni, tra il 20 gennaio 2021 e il 17 maggio 2023. “Il documentario [requerida por la Fiscalía] “Il suo scopo è quello di accertare fatti specifici che appaiono criminali (…) attraverso le citate delibere e contratti individuali firmati dagli amministratori delegati della SAS, ingiustamente contrari alla legge, e non un controllo generale della contrattualistica effettuata fuori dal Consiglio”, sottolineano i procuratori delegati per la lotta alla corruzione nella loro lettera firmata martedì.

Parallelamente, attraverso i suoi uffici, il giudice chiede i dettagli dell’approvazione da parte della direzione del Consiglio per sostituire il controllo preventivo di alcune spese e servizi con un controllo finanziario permanente. A seguito della massiccia richiesta di informazioni per studiare tutti i contratti urgenti da parte della Procura anticorruzione, il giudice ha concordato e firmato sette lettere indirizzate alla SAS, alla sua consulenza legale, all’intervento generale del Consiglio, all’intervento delegato alla SAS, la Segreteria del Comitato Consultivo degli Appalti Pubblici dello Stato e la Camera dei Conti dell’Andalusia.

Nel frattempo, il caso sembra continuare a crescere nonostante il Consiglio l’abbia definito una “denuncia politica”, e l’accusa popolare mossa dal PSOE andaluso – che ha presentato la prima denuncia che ha dato avvio all’inchiesta – abbia richiesto una serie di nuove accuse da parte di il giudice misura. Tra questi, chiede di obbligare il SAS a fornire maggiore documentazione, compresi tutti i rapporti legali del SAS e i registri completi delle convenzioni di servizi medici con aziende private dal 2015 ad oggi, sia per le emergenze che per qualsiasi altra modalità, in per confrontare i prezzi dei servizi prima e dopo la pandemia.

La tesi alla base di questa petizione è quella di verificare se, con la scusa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, i prezzi siano stati gonfiati in modo che l’Amministrazione pagasse di più per i servizi che già prima venivano forniti. Tra la documentazione, la SAS dovrà consegnare tutte le pratiche e le fatture emesse dalle imprese per ciascuna prestazione di ciascun contratto di emergenza. Cioè, migliaia di documenti.

Il PSOE sostiene che l’Amministrazione potrebbe non aver verificato se gli ospedali abbiano eseguito o meno i servizi appaltati dall’Amministrazione, compresi gli interventi medici e le operazioni di ciascuna clinica privata. “In un contesto di totale mancanza di controllo causata dall’assenza di procedura, questo sarebbe l’unico mezzo per indagare sulla possibilità che cliniche private abbiano potuto fatturare servizi che non sono stati effettivamente forniti”, si legge nella lettera.

Parallelamente, i socialisti richiedono la deposizione della revisore centrale del SAS, Victoria López, come testimone, in quanto autrice dei rapporti finali di controllo di conformità tra il 2021 e il 2023. I socialisti chiedono anche al giudice che l’Intervento Generale dello Stato (IGAE) esaminare l’ampia documentazione attraverso i propri esperti specializzati, affinché possano accertare se vi sia stato un danno alle finanze pubbliche e, in caso affermativo, la sua dimensione economica.



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