Itamaraty ha affermato che “il Regno Unito ha proposto di organizzare voli di ritorno volontario verso il Brasile (…) per i brasiliani registrati nel programma di ritorno volontario”
Più di 600 brasiliani furono deportati segretamente Regno Unito per il Brasile su tre voli charter in agosto e settembre, secondo un articolo apparso questa domenica (1) sul quotidiano The Guardian. Voleva, il Itamaraty nega e dice che i voli erano per “ritorno volontario” in Brasile.
Secondo la pubblicazione britannica, del numero totale dei brasiliani deportati, 109 erano bambini. Il Guardian ha sottolineato che si tratta del più grande processo di deportazione che coinvolge cittadini della stessa nazionalità e che, per la prima volta, i bambini sono stati deportati su voli di questo tipo.
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Il Guardian ha ottenuto informazioni che i voli hanno avuto luogo il 9 agosto (205 persone deportate, tra cui 43 bambini); 23 agosto (206 persone, 30 bambini); e il 27 settembre (218 persone, di cui 36 bambini).
Itamaraty ha affermato che “il Regno Unito ha proposto di organizzare voli di ritorno volontario verso il Brasile (…) per i brasiliani registrati nel Voluntary Returns Service – VRS, nel suo acronimo in inglese)”.
“È importante chiarire che non si tratta di una deportazione, ma piuttosto di una decisione volontaria dei partecipanti di aderire all’iniziativa britannica”, informa l’organizzazione in una nota. Secondo The Guardian, infatti, le deportazioni sono state classificate come volontarie dal governo locale e probabilmente includevano brasiliani rimasti nel Regno Unito dopo la scadenza del visto. Il giornale sottolinea che il Ministero degli Interni concede benefici fino a 3.000 sterline (circa 23.000 R$) sotto forma di carte prepagate, che si attivano quando la persona sbarca nel proprio paese.
Secondo il governo britannico, nel periodo da luglio a settembre sono stati registrati 8.308 rimpatri forzati e volontari, il che rappresenta un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziato dal Guardian nel rapporto. I rimpatri volontari sono stati complessivamente 6.247, con un incremento del 12%.
“Il processo di ritorno volontario proposto dal Regno Unito è in linea con i principi dell’assistenza consolare brasiliana che, in casi specifici, finanzia anche il viaggio dei brasiliani in situazioni di deprivazione all’estero, oltre ad avere una partnership di natura simile con Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM)”, afferma Itamaraty nella nota
“Il consenso brasiliano al programma si basa sul requisito che la partecipazione nazionale sia volontaria e possa essere rivista in qualsiasi momento se questi termini vengono modificati”, ha aggiunto.
*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo
Inserito da Carolina Ferreira