Il Forum di Pubblica Sicurezza difende il decreto federale sull’uso della forza da parte degli agenti di polizia
L’Organizzazione sostiene che le linee guida sono già previste negli accordi internazionali di cui il Brasile è firmatario e non vede un’invasione delle competenze dell’Unione
O Forum brasiliano di pubblica sicurezza ha espresso il proprio sostegno a un decreto che mira a regolare la condotta degli agenti di sicurezza, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’uso eccessivo della forza. Questa organizzazione, che riunisce ricercatori, scienziati sociali e agenti di polizia, sostiene che le linee guida dell’ decreto sono già previsti negli accordi internazionali di cui il Brasile è firmatario. Il forum ha sottolineato l’importanza di un decreto ministeriale del 2010 e della legge 13.060 del 2014, che regolano l’uso della forza e degli strumenti con potenziale meno offensivo da parte degli agenti di sicurezza.
Nella sua nota, il Foro sottolinea che la regolamentazione dei trattati internazionali è di competenza esclusiva dell’Unione e non costituisce un’invasione delle competenze degli Stati e del Distretto Federale. La pubblicazione del decreto avviene in un contesto di recenti episodi di violenza della poliziacome il caso di una giovane donna uccisa dalla polizia stradale federale a Rio de Janeiro e di un giovane uomo a Osasco colpito da un agente della polizia militare mentre filmava un avvicinamento.
Il decreto stabilisce che non devono essere usate armi da fuoco contro persone disarmate in fuga o veicoli che disobbediscono ai blocchi di polizia, salvo in situazioni di rischio per gli agenti di polizia o verso terzi. Inoltre, l’uso della forza dovrebbe essere considerato l’ultima risorsa e gli agenti di polizia sono incoraggiati ad agire con prudenza e ad assumersi la responsabilità di qualsiasi uso inappropriato.
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Nonostante il sostegno del forum, il decreto non è stato accolto favorevolmente da tutti. Governatori come Ibaneis Rocha (MDB), del Distretto Federale, Ronaldo Caiado (Uniõa Brasil), di Goiás, e Cláudio Castro (PL), di Rio de Janeiro, hanno espresso critiche. Castro, in particolare, ha dichiarato che farà causa alla Corte Suprema Federale contro il decreto, definendolo un “regalo di Natale per i banditi”. I governatori sostengono che il decreto compromette il patto federativo, subordinando il trasferimento dei fondi federali al rispetto di linee guida stabilite.
*Con informazioni di Janaina Camelo
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale