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Il fondatore della rete Telegram, Durov, è stato trattenuto all’aeroporto francese

Secondo la CNN, la mancanza di moderazione della rete porta al suo utilizzo per il riciclaggio di denaro, il traffico di droga e la condivisione di contenuti pedofili.

Il fondatore e amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov, è stato arrestato sabato all’aeroporto francese di Le Bourget, secondo quanto riportato dalle televisioni TF1 e BFM. La TASR riporta questo fatto in base a un rapporto della Reuters.

L’emittente francese TF1 ha riportato sul suo sito web che Durov stava viaggiando sul suo jet privato dall’Azerbaigian, aggiungendo che le autorità francesi hanno emesso un mandato di arresto per lui come parte di un’indagine preliminare di polizia.

Le emittenti televisive TF1 e BFM hanno dichiarato che l’indagine si sta concentrando sulla mancanza di moderazione dei contenuti su Telegram. Secondo quanto riferito, la polizia ritiene che questa situazione permetta alle attività criminali sull’applicazione di continuare senza ostacoli. L’emittente CNN sostiene che la mancanza di moderazione fa sì che il social network venga utilizzato per il riciclaggio di denaro, il traffico di droga e la condivisione di contenuti pedofili.

Secondo l’AFP, Durov doveva comparire in tribunale domenica. L’uomo d’affari è sospettato di non aver adottato misure per limitare l’uso criminale della sua piattaforma.

Il trentanovenne Durov è nato in Russia, ma ha lasciato il Paese nel 2014 dopo aver rifiutato di soddisfare le richieste di chiudere le comunità di opposizione sul suo social network VKontakte, che ha venduto, come riporta Reuters. Secondo i media russi e francesi, Durov ha ottenuto la cittadinanza francese nel 2021.

Telegram è diventato un’importante fonte di contenuti non filtrati e, secondo Reuters, a volte fuorvianti, provenienti da entrambe le parti del conflitto dopo l’invasione russa dell’Ucraina iniziata nel febbraio 2022.

L’agenzia di stampa russa TASS ha riferito che l’ambasciata russa in Francia sta prendendo “misure immediate” per chiarire la situazione della detenzione dell’uomo d’affari. Diversi blogger russi hanno invitato a protestare davanti alle ambasciate francesi in tutto il mondo.

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