Il dollaro si rialza contro le valute globali con il fattore Trump
In mezzo alle tensioni geopolitiche, il dollaro si è apprezzato fino a 155,50 yen vicino alla chiusura di New York, mentre l’euro è sceso a 1,0540 dollari USA e la sterlina è scesa a 1,2647 dollari USA.
O dollaro è aumentato rispetto alle principali coppie di valute questo mercoledì 20, dopo la correzione degli ultimi giorni. La valuta americana sembra destinata ad estendere i suoi guadagni con la vittoria del Donald Trump nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti e nel contesto di tensioni geopolitiche, dicono gli analisti. L’indice DXY, che misura la variazione della valuta americana rispetto a un paniere di coppie forti, ha chiuso in rialzo dello 0,44%, a 106.680 punti. In prossimità della chiusura di New York, il dollaro si è apprezzato a 155,50 yen. L’euro è sceso a 1,0540 dollari USA e la sterlina a 1,2647 dollari USA. Il dollaro è salito a 20,3199 pesos messicani.
Secondo gli analisti di DWS, le politiche economiche di Trump dovrebbero portare a una maggiore inflazione negli Stati Uniti e a rendimenti più elevati. Tuttavia, al di fuori del territorio americano, la crescita economica potrebbe essere influenzata negativamente dalle tariffe commerciali previste dai repubblicani contro i paesi del G10 e la Cina. “Tutto ciò potrebbe tradursi in un dollaro ancora più forte”, dicono.
In rialzo anche la valuta americana con la domanda di asset visti come rifugio sicuro, a causa delle rinnovate preoccupazioni per la guerra tra Ucraina e Ucraina. Russiaafferma Unicredit Research. I guadagni del dollaro ricordano agli investitori che, secondo Unicredit, la valuta rimane il “rifugio sicuro preferito dal mondo”, insieme allo yen giapponese e al franco svizzero.
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Nel Regno Unito, la sterlina si è apprezzata contro l’euro in risposta alle speranze di un ridotto taglio dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra (BoE) oggi, dopo che l’indice dei prezzi al consumo di ottobre è stato superiore alle aspettative. Questo pomeriggio, il vicegovernatore della Banca d’Inghilterra (BoE), David Ramsden, ha affermato che, sulla base dei dati, un approccio graduale alla rimozione dei vincoli di politica monetaria appare appropriato per mantenere l’inflazione vicino all’obiettivo del 2% nel Regno Unito. L’euro dovrebbe tuttavia restare ben al di sopra del minimo di novembre, analizza Rabobank.
*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo
Pubblicato da Victor Trovao