La svalutazione dello 0,36% rende questo valore il più basso della valuta americana dal 12 dicembre dello scorso anno
O dollaro ha chiuso mercoledì (15) con una svalutazione dello 0,36%, quotato a R$6,024. Questo calo si è verificato dopo la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti per il 2024, che ha leggermente superato le previsioni, ma ha presentato risultati positivi nei paesi core, che escludono i prezzi di cibo ed energia. Si tratta del valore più basso della valuta americana dal 12 dicembre dello scorso anno. Secondo il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,4% a dicembre, con un conseguente aumento annuo del 2,9%, superiore all’obiettivo del 2% fissato dal Ministero del Lavoro. Riserva Federale. L’indice dei prezzi al consumo core, che esclude le voci volatili, è cresciuto dello 0,2% a dicembre, accumulando un aumento del 3,2% negli ultimi 12 mesi.
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Questi dati sono stati ben accolti dal mercato finanziario, aumentando le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Fed nel 2025. Le proiezioni di riduzioni dei tassi di interesse sono aumentate a 37 punti base. Con i tassi di interesse più bassi negli Stati Uniti, i titoli del Tesoro diventano meno attraenti, il che potrebbe incoraggiare gli investimenti nei mercati emergenti, come il Brasile. Nello scenario interno, IBGE ha rivelato che il il settore dei servizi in Brasile ha registrato un calo dello 0,9% a novembreun risultato peggiore del previsto. Rispetto a novembre 2023 si registra però una crescita del 2,9%. Tra gennaio e novembre, il volume del settore ha accumulato un aumento del 3,2%.
Inoltre, il governo centrale ha presentato a novembre un disavanzo primario di 4,51 miliardi di R$, il miglior risultato per quel mese dal 2021. Nell’anno fino a novembre, il deficit ammontava a 66,82 miliardi di R$, una riduzione rispetto ai 112,46 miliardi di R$ registrati nel mese di novembre. stesso periodo del 2023. Per il 2024 l’obiettivo è raggiungere il deficit zero, con una tolleranza fino a 0,25 punti percentuali di Pil.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Matheus Oliveira