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Il dollaro scende a R$5,92 e chiude sotto R$6 per il secondo giorno consecutivo


Si tratta del valore più basso della valuta statunitense dal 27 novembre dello scorso anno (5.913 R$), l’inizio della crisi del cambio causata da un doppio annuncio del Ministero delle Finanze

CRIS FAGA/DRAGONFLY PRESS/ESTADÃO CONTÚDOGiovedì la valuta nordamericana ha chiuso in ribasso dello 0,34% (23)

O dollaro è sceso dello 0,36% questo giovedì (23) e ha chiuso la giornata a R$5,925, rimanendo sotto il livello di R$6 per il secondo giorno consecutivo. Si tratta del valore più basso della valuta statunitense dal 27 novembre dello scorso anno (5.913 R$), l’inizio della crisi del cambio causata da un doppio annuncio del Ministero delle Finanze.

All’epoca, il mercato era in attesa di un pacchetto di tagli alla spesa promosso dal team economico – che poi è stato ridotto al Congresso alla fine del 2024 – e fu sorpreso dalla proposta di riforma dell’imposta sul reddito, che prevedeva un’esenzione per gli stipendi fino a R$ 5.000.

Dopo questo periodo, il dollaro ha intrapreso una traiettoria rialzista, raggiungendo il massimo storico di R$ 6,267. Tuttavia, dall’inizio dell’anno la moneta ha perso forza. Mercoledì (22), è sceso sotto il livello psicologico di R$6 per la prima volta da dicembre, raggiungendo R$5,874 al minimo di questa sessione.

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Oltre all’agenda fiscale del Paese, influenzata dalla pausa parlamentare del Congresso Nazionale, ciò che ha guidato i mercati sono le prospettive economiche per il secondo mandato del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il timore principale riguarda l’impatto sull’economia americana. Le tariffe commerciali possono avere un effetto inflazionistico, rendendo difficile per la Federal Reserve (Fed) controllare l’inflazione e mantenere i tassi di interesse a livelli elevati. Gli alti tassi di interesse rendono il dollaro più attraente grazie ai rendimenti più elevati delle obbligazioni statunitensi.

Durante un’apparizione virtuale al World Economic Forum di Davos, Trump ha elogiato la meritocrazia, ha promesso di trasformare gli Stati Uniti nel centro globale dell’intelligenza artificiale e delle criptovalute, di eliminare dieci normative per ogni nuova implementata e di ridurre le tasse in una “nuova età dell’oro”.

“Il mio messaggio al mondo è semplice: venite a produrre negli Stati Uniti e vi daremo incentivi fiscali. Altrimenti pagherete delle tasse, con tassi variabili”, ha affermato. Egli ha inoltre dichiarato che intende esigere un calo immediato dei tassi d’interesse americani e ha suggerito che anche gli altri paesi seguano l’esempio.

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale

Pubblicato da Carol Santos





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