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Il dollaro ha un altro giorno di rialzo dopo che la Camera ha approvato il pacchetto di tagli alla spesa pubblica


Dopo aver raggiunto i 6.095 R$ martedì (17), un nuovo record storico nominale, la valuta ha aperto mercoledì (18) in rialzo e ha toccato quota 6.167 al massimo della giornata; La decisione della Fed sui tassi di interesse statunitensi è nel radar

jcomp/FreepikGli esperti sottolineano che l’apprezzamento del dollaro è guidato dalle incertezze fiscali

Il dollaro ha iniziato la giornata in rialzo questo mercoledì (18), dopo l’approvazione dei progetti economici da parte del Parlamento e delle azioni volte a controllare l’apprezzamento della valuta. La Camera dei Deputati ha approvato il testo base del pacchetto di contenimento della spesa e del regolamento della riforma fiscale, che ora attende l’approvazione del presidente. Inoltre, il Comitato Misto del Bilancio (OCM) ha approvato il rapporto finale della Legge sugli orientamenti di bilancio (LDO), mentre il Senato ha approvato la rinegoziazione dei debiti statali.

Alle 9:04, la valuta americana ha segnato un rialzo dello 0,26%, quotandosi a 6,1142 R$. Intorno alle 11, ha raggiunto R$6.162. Al massimo della giornata, ha raggiunto R$6.167. Nella sessione precedente, il dollaro aveva raggiunto un nuovo record storico nominale, chiudendo la giornata a R$6,095. Gli investitori prestano attenzione ai movimenti sul mercato dei titoli pubblici e alla definizione dei tassi di interesse negli Stati Uniti, che sarà annunciata dalla Federal Reserve (Fed).

La Banca Centrale del Brasile è intervenuta sul mercato con aste di cambio straordinarie, che hanno contribuito a contenere il rialzo del dollaro, che ha raggiunto i 6,20 R$. L’indice Ibovespa, a sua volta, ha registrato un incremento dello 0,92%, raggiungendo i 124.698 punti. Nonostante il nuovo record nominale, il tasso di cambio reale più alto per il dollaro si è verificato nel settembre 2002, quando equivaleva a 8,75 R$ in valori attuali.

Dai verbali del Comitato di politica monetaria (Copom) è emerso che il peggioramento dell’inflazione ha portato ad un atteggiamento più rigoroso, con conseguente aumento del tasso Selic dall’11,25% al ​​12,25% annuo. Il comitato ha segnalato la possibilità di nuovi aumenti nelle prossime riunioni. In risposta a questo scenario, il dollaro ha aperto in rialzo e la Banca Centrale ha venduto 1,272 miliardi di dollari in un’asta.

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Gli esperti sottolineano che l’apprezzamento del dollaro è guidato dalle incertezze fiscali e dalla mancanza di fiducia nella gestione economica del governo. Anche l’attesa per il voto sul pacchetto di tagli alla spesa gioca un ruolo significativo nel rialzo della valuta. Inoltre, la scarsità di dollari nel Paese, frequente in questo periodo dell’anno, ha portato gli istituti finanziari a segnalare difficoltà alla Banca Centrale, che ha venduto dollari in contanti.

*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale





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