Nonostante il miglioramento odierno, il real ha sottoperformato i suoi principali omologhi latinoamericani (peso messicano e peso cileno).
Dopo cinque sessioni rialziste consecutive, il dollaro cash ha chiuso con un leggero calo nel mercato interno questo martedì (3), ma è rimasto al di sopra della linea di R$6,00. Nonostante alcuni segnali di cambiamento, la valuta ha operato in territorio positivo per gran parte della giornata, per poi stabilizzarsi al ribasso solo nell’ultima ora di attività, quando hanno suggerito notizie positive sul fronte fiscale.
Il recupero di vero ha coinciso con gli interventi del presidente della Camera dei Deputati, Arthur Lira (PP-AL), e del segretario del Tesoro Nazionale, Rogério Ceron. Lira, che la settimana scorsa aveva promesso una rapida valutazione del pacchetto fiscale, questo pomeriggio ha proposto una richiesta urgente di votazione in plenaria su due misure proposte dal governo – una delle quali è il disegno di legge che adegua le spese del salario minimo ai limiti del quadro tassare.
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Il ministro del Tesoro ha dichiarato che ci sono le condizioni per chiudere il 2024 con un disavanzo primario più vicino allo 0,2% che allo 0,25% del Pil, il livello inferiore della fascia di tolleranza dell’obiettivo fiscale, che quest’anno è un deficit primario pari a zero.
Con un minimo di R$ 6,0320 e un massimo di R$ 6,0954, il dollaro cash ha chiuso in ribasso dello 0,16%, quotando a R$ 6,0584, dopo aver accumulato un apprezzamento del 4,5% nelle cinque sedute e rinnovato massimo storico nominale nelle ultime quattro. sessioni di negoziazione. Nonostante il miglioramento odierno, il real ha sottoperformato i suoi principali omologhi dell’America Latina, il peso messicano e quello cileno.
Termometro del comportamento della moneta americana rispetto a un paniere di sei valute forti, l’indice DXY ha ceduto lo 0,12% a fine pomeriggio, sempre al di sopra della soglia dei 106.200 punti. Nota negativa di giornata per il won sudcoreano, che perde oltre l’1% rispetto al dollaro a fronte di una crisi politica innescata dalla decisione del presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, di decretare e poi sospendere l’emergenza marziale legge.
*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo
Inserito da Carolina Ferreira