Il dollaro chiude a R$5,91, il livello nominale più alto della storia, con la notizia dell’esenzione IR
Già nelle ultime settimane si è avvertito il disagio per i rinvii seguiti alla pubblicazione del piano fiscale di Fernando Haddad, che, come inizialmente promesso, sarebbe stato realizzato dopo le elezioni
O dollaro il prezzo spot è salito per tutto il pomeriggio e ha concluso la sessione di mercoledì (27) sopra la linea di R$5,91, al livello nominale più alto nella storia del real. Analisti e operatori attribuiscono il crollo della moneta brasiliana alle informazioni fornite dal Ministro delle Finanze, Fernando Haddadannuncerà stasera alla televisione nazionale, oltre alle misure di contenimento della spesa, l’esenzione dall’imposta sul reddito per coloro che percepiscono fino a 5.000 R$ al mese, una delle promesse elettorali del presidente Luiz Inácio Lula da Silva.
Già nelle scorse settimane si è avvertito il disagio per i rinvii seguiti alla pubblicazione del piano fiscale, che, come inizialmente promesso, sarebbe avvenuta poco dopo le elezioni comunali. L’adozione di una misura che rappresenta una perdita di entrate ha ulteriormente accentuato la sfiducia degli investitori nei confronti della volontà del governo Lula di promuovere un cambiamento strutturale nella dinamica della spesa pubblica capace non solo di raggiungere gli obiettivi del quadro fiscale ma anche di segnalare una futura stabilizzazione del rapporto debito/PIL.
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Il discorso di Haddad, registrato ieri, andrà in onda oggi alle 20.30, ma è probabile che domani venga dato l’annuncio formale delle misure di contenimento dei costi. Il piano prevede modifiche alle regole per la concessione del Continuous Payment Benefit (BPC), al bonus salariale, alla politica di adeguamento del salario minimo e alle pensioni previdenziali e militari. Haddad ha confermato che nel pacchetto sono previste anche modifiche alla Vale Gás e la limitazione dei cosiddetti “superstipendi”.
Già in rialzo nella prima fase degli affari, il dollaro ha guadagnato ulteriore slancio nel primo pomeriggio proprio con la notizia che la dichiarazione di Haddad avrebbe comportato l’esenzione dall’IR, rompendo il livello psicologico e tecnico di R$ 5,90 e rinnovando il massimo a R$ 5,9289 a R$ 5,9289. intorno alle 16:00. Alla fine della sessione, la valuta è salita dell’1,81%, quotata a R$5,9135, il livello di chiusura nominale più alto nella storia del real, sopra R$5,9008 il 13 maggio 2020. Nel cosiddetto intraday, il picco nominale è stato R$5,9718, il 14 maggio 2020.
All’estero, l’indice DXY – termometro del comportamento della moneta americana rispetto a un paniere di sei valute forti – è crollato quasi dell’1%, tornando a operare sulla soglia dei 106.000 punti, dopo aver superato ieri i 107.500 punti. Oltre agli aggiustamenti di fine mese, alla vigilia delle festività, i dati sull’inflazione e sull’attività hanno rafforzato la scommessa su un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a dicembre. Lo yen ha mostrato guadagni di oltre l’1,4% in base alle previsioni della Banca del Giappone (BoJ).
*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo
Inserito da Carolina Ferreira