Le oscillazioni sono state contenute, di poco più di quattro centesimi di real tra il massimo (R$ 5,8324) e il minimo (R$ 5,7898) questo venerdì (22).
In una giornata segnata dall’instabilità e dal cambiamento dei segnali, il dollaro la liquidità ha chiuso a R$ 5,8144 (+0,05%). Le oscillazioni sono state contenute, di poco più di quattro centesimi di real tra il massimo (R$ 5,8324) e il minimo (R$ 5,7898). I trader hanno segnalato una mancanza di voglia di scommesse più energiche, con il mercato in attesa dell’annuncio del pacchetto di tagli alla spesa del governo Lula, promesso ieri sera dal Ministro delle Finanze. Fernando Haddadper lunedì o martedì. Durante la settimana il dollaro si è apprezzato dello 0,45%.
All’estero, la valuta americana ha vissuto una nuova fase di rafforzamento, con l’indice DXY che ha superato occasionalmente i 108.000 punti. L’euro ha raggiunto il livello più basso rispetto al dollaro in quasi due anni, scosso dai dati deboli degli indici dei responsabili degli acquisti (PMI) per i servizi e l’industria nella zona euro e dall’aggravarsi del conflitto tra Russia e Ucraina.
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Le valute emergenti e quelle dei paesi esportatori di materie prime hanno registrato un calo complessivo. Il rublo russo è caduto di oltre il 3%. Il real ha presentato di gran lunga la performance migliore tra le valute dell’America Latina. Gli operatori citano l’appetito per la borsa brasiliana, sulla scia del rialzo del titolo Petrobras con l’annuncio di dividendi straordinari, e un certo accomodamento e prese di profitto dopo che ieri il dollaro è tornato a superare quota 5,80 R$ in chiusura, cosa mai vista dal 1° novembre.
*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo
Inserito da Carolina Ferreira