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Il dollaro arretra e chiude a R$ 6,12 dopo l’intervento della Banca Centrale



Il dollaro commerciale è sceso del 2,32% e ha chiuso questo giovedì (19) con un prezzo di vendita di R$6,122. Durante la sessione, ha raggiunto il suo massimo di 6,30 R$, ma è crollato dopo due aste spot della Banca Centrale che hanno immesso 8 miliardi di dollari nel mercato. Come minimo, ha raggiunto R$6.105.

Nella sessione precedente, il dollaro ha raggiunto i 6,26 R$, il valore nominale di chiusura più alto della storia, con il voto del Congresso sul pacchetto fiscale e la previsione di una riduzione del ritmo di taglio dei tassi di interesse di base negli Stati Uniti.

Per contenere l’escalation nella sessione odierna, il BC ha indetto la prima asta intorno alle 9.30 per 3 miliardi di dollari. Poiché il dollaro non si è raffreddato, circa un’ora dopo è stata annunciata una seconda asta e sono stati venduti altri 5 miliardi di dollari. Prima delle 13 la valuta americana veniva scambiata sotto i 6,20 R$.

Il presidente della BC, Roberto Campos Neto, ha ribadito che il tasso di cambio è fluttuante e ha valutato che alla fine dell’anno si è verificato un deflusso di risorse maggiore e atipico. Il futuro presidente del comune, Gabriel Galípolo, ha escluso la possibilità di un attacco coordinato del mercato finanziario contro il real per aumentare il prezzo del dollaro.

“Quando il prezzo dell’asset [como o dólar] si muove in una direzione, ci sono vincitori e vinti. L’attacco speculativo non rappresenta bene il movimento attuale del mercato”, ha affermato Galípolo insieme a Campos Neto in una conferenza stampa.

La disidratazione del pacchetto fiscale nei radar

Nonostante l’intervento, il mercato finanziario continua ad avere il pacchetto fiscale nel suo radar, poiché le proposte potrebbero essere disidratate dai parlamentari. La Camera dei Deputati ha già approvato il disegno di legge complementare (PLP) 210/2024, che autorizza il governo a limitare la concessione di crediti d’imposta in caso di disavanzo dei conti pubblici.

Tuttavia, i deputati hanno eliminato dal testo il ritorno dell’assicurazione obbligatoria per le vittime di incidenti stradali (SPVAT), che sostituisce la vecchia DPVAT, e hanno limitato il blocco degli emendamenti.

L’aspettativa è che i deputati analizzino questo giovedì (19) il disegno di legge 4.614/2024, che modifica le regole per la concessione delle prestazioni sociali e limita la crescita reale delle spese al 70% della variazione delle entrate, sempre tra lo 0,6% e il 2,5%. Inoltre, le proposte potrebbero ancora subire modifiche durante il loro iter in Senato.



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