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Il documento mostra il tentativo di accedere alla denuncia del Cid – 26/11/2024 – Power


Documenti sequestrati dalla Polizia Federale presso la sede di PLpartito dell’ex presidente Jair Bolsonaroindicano che il generale Walter Braga Net provato ad accedere ai dettagli del patteggiamento del tenente colonnello Mauro Cidex aiutante di campo di Bolsonaro.

I documenti sono stati trovati sul tavolo occupato dal colonnello Flávio Botelho Peregrino, non nominato dal PF, consigliere di Braga Netto.

In una cartella, denominata “Ricordi importanti”, un documento descrive domande e risposte relative al pluripremiato accordo di collaborazione siglato dal Cid con la PF nel 2023.

“Dal contenuto si evince che si tratta di risposte fornite da Mauro Cid a domande poste da qualcuno, forse del gruppo indagato, che appare preoccupato per temi individuati dalla Polizia Federale legati al tentato colpo di stato”, valuta il PF.

Quanto al “contenuto degli incontri”, la risposta è che non è stato riferito “nulla”. “Non ho partecipato alle riunioni, ho solo portato le persone.”

Compaiono anche domande sull’ex consigliere Filipe Martins e su ciò che appare sulla stampa e ciò che non è stato riportato (“Il 99% è falso. Hanno riproposto quello che c’era sulla stampa”).

Mentre “altre informazioni” appaiono, nello stesso tono rosa delle risposte, che “hanno chiesto molto del generale Mario”, che “AM è irritabile” e che “hanno chiesto di Flávio B: si è sentito sollevato”. L’ultimo punto dice che “GBN non è un truffatore”.

GBN sarebbe il generale Braga Netto e AM, forse Alessandro di Moraes. Il generale Mario sarebbe il generale Mário Fernandes, con il quale il PF trovò il piano “Punhal Verde Amarelo”.

“Il contesto del documento è grave e rivela che, forse, sono state poste domande a Mauro Cid sul contenuto dell’accordo di collaborazione da lui stipulato in Questura, alle quali ha risposto da lui, in rosso”, sottolinea il PF.

“Il contesto del suddetto documento conferma che il gruppo criminale ha compiuto atti concreti per avere accesso al contenuto dell’accordo di collaborazione firmato da Mauro Cesar Cid con la Polizia Federale”, prosegue il rapporto PF, sottolineando che il documento era sul tavolo del consigliere di Braga Netto, “figura centrale negli atti volti a sovvertire il regime democratico in Brasile, era quindi una persona interessata a conoscere il contenuto di quanto rivelato dal collaborazionista”.

Il rapporto dice anche che sotto la scrivania di Peregrino è stato trovato anche un foglio scritto a mano con il titolo “Operazione 142”, con un diagramma di flusso di quello che sarebbe un colpo di stato.

Il diagramma di flusso fa un “bilancio della situazione”, considera le “linee di intervento”, citando tra queste l’annullamento di atti arbitrari del STF e interruzione del processo di transizione, fino a concludersi con lo “stato finale politico desiderato”:”Lula non salire sulla rampa.”

Il PL, il partito nella cui sede è stato ritrovato questo documento, ha come presidente Valdemar Costa Neto, anch’egli tra gli incriminati.



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