Il direttore del PF ribatte a Lira e dice che non esiste una “immunità assoluta” per i parlamentari
Il direttore generale della Polizia federale, Andrei Rodrigues, ha risposto mercoledì (4) alle critiche del presidente della Camera dei deputati, Arthur Lira, riguardo all’incriminazione dei parlamentari. Secondo lui il malcontento del Congresso non può avere conseguenze sull’azione della Polizia Federale.
“Non c’è nulla che possa allontanare la Polizia Federale dal suo asse di attività. La nostra garanzia non è l’opinione di nessuno, è la Legge”, ha detto Andrei durante una colazione con i giornalisti, tenutasi nella sede del PF, a Brasilia.
Il direttore ha inoltre affermato che “non esiste l’immunità assoluta” e che è necessario distinguere tra ciò che è un diritto del Parlamento e ciò che è un reato”.
“Dobbiamo distinguere cosa sia la libertà di espressione, quali siano le prerogative dei parlamentari sui loro discorsi, i loro voti e cosa sia un crimine. Non esiste un diritto assoluto. Non esiste questa immunità assoluta per cui alcuni vogliono commettere dei crimini”, ha sottolineato.
Giovedì scorso (27), Arthur Lira ha criticato pubblicamente le indagini e le incriminazioni dei deputati Marcel Van Hattem (Novo-RS) e Cabo Gilberto Silva (PL-PB). I parlamentari sono stati incriminati per i reati di calunnia e diffamazione a causa delle critiche espresse nei discorsi in plenaria sull’operato del delegato del PF Fábio Alvarez Shor.
Lira ha affermato che la tribuna della plenaria è “inviolabile” e ha dichiarato che la voce dei deputati è “la voce del popolo” e non sarà “messa a tacere”.
Il direttore generale del PF ha dichiarato di avere “profondo rispetto per il Parlamento”, ma di agire nel rispetto della Costituzione.
